Roma, c'è Destro per lo sprint finale Infortunio alle spalle, il rientro è vicino
L'operazione ormai è un ricordo.Un anno travagliato:da titolare in nazionale a riserva in giallo
Lunedi 25 Marzo 2013
ROMA - Il ginocchio ha smesso di fare i capricci. Qualche piccolo scricchiolio c’è ancora, ogni tanto accompagnato da una fitta più o meno acuta, ma dicono che è tutto normale. Il peggio è passato, tanto è vero che nella scorsa settimana Mattia Destro, operato di menisco esterno il 26 gennaio, è tornato ad allenarsi con il gruppo di Aurelio
Andreazzoli. E, se tutto dovesse procedere secondo copione, sabato a Palermo o lunedì 8 aprile nel derby dovrebbe tornare tra i protagonisti, con l’obiettivo di dare una mano alla Roma lanciata alla rincorsa dell’Europa e della finale di Coppa Italia.
UNA STRANA STAGIONE
Destro, arrivando la scorsa estate a Roma, tutto si sarebbe immaginato tranne che andare incontro a così tanti problemi. Preso per fare il titolare, dopo averlo strappato a suon di milioni di euro alla concorrenza dei più grandi club italiani, Mattia si è ritrovato a giocare (poco...) fuori posizione, cioè attaccante di destra nel tridente di Zdenek Zeman. «Io mi trovo meglio da centravanti...», raccontava a voce bassa in quel periodo, con il boemo impassibile di fronte alle sue parole. «Lui e Osvaldo non possono giocare insieme», il parere di Zeman: Dani in campo e Mattia in panchina. Poi, quando la ruota ha cominciato a girare dalla sua parte, cioè dopo i gol realizzati in rapida successione in Coppa Italia a Fiorentina e Inter, la tegola dell’infortunio al ginocchio sinistro. Bilancio, pre sala-operatoria: 19 presenze collettive e 7 reti (4 in campionato e 3 in Coppa).
L’AZZURRO
E, giocando poco con la Roma, Mattia ha via via perso anche la maglia azzurra. Titolare due volte nelle prime tre partite della stagione dell’Italia, a Berna contro l’Inghilterra e a Modena contro Malta, ma presente anche a Sofia nel secondo impegno azzurro, Destro è sparito dal giro dopo l’impegno di Milano contro la Danimarca, 16 ottobre. Una
stagione stregata, o no? C’è ancora tempo, però, per darle un senso. Confidando innanzi tutto in una mano benevola della dea bendata.
GLI OBIETTIVI
La Roma di Aurelio, che con 13 punti in 6 partite è tornata a vedere da vicino l’Europa, sta per lanciare lo sprint finale e il recupero di Destro potrebbe/dovrebbe darle una robusta mano. Indipendentemente dal rendimento di questo o quello, Osvaldo su tutti. Destro ha vissuto mesi e mesi in competizione con l’italo-argentino, recentemente finito fuori squadra: nell’attuale sistema di gioco della Roma, il 3-4-2-1, Mattia sembra avere tutti i requisiti giusti per poter fare la punta centrale. Più di Osvaldo? Di certo, non meno di Osvaldo.
IL RUOLO
Ad Andreazzoli il ragazzo di Ascoli piace, e pure parecchio, ma oggi il centravanti della Roma si chiama Francesco Totti e mettere in un cantuccio il capitano non è facile. Per Destro, però, sarà importante tornare ad essere (in fretta) un giocatore a tutti gli effetti, anche per cominciare già da oggi la stagione di domani. Possibilmente nel ruolo che più si adatta alle sue caratteristiche, ma questo lui non lo dice. Non lo dice più.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Notizia Originale:Clicca Qui
L'operazione ormai è un ricordo.Un anno travagliato:da titolare in nazionale a riserva in giallo
ROMA - Il ginocchio ha smesso di fare i capricci. Qualche piccolo scricchiolio c’è ancora, ogni tanto accompagnato da una fitta più o meno acuta, ma dicono che è tutto normale. Il peggio è passato, tanto è vero che nella scorsa settimana Mattia Destro, operato di menisco esterno il 26 gennaio, è tornato ad allenarsi con il gruppo di Aurelio
Andreazzoli. E, se tutto dovesse procedere secondo copione, sabato a Palermo o lunedì 8 aprile nel derby dovrebbe tornare tra i protagonisti, con l’obiettivo di dare una mano alla Roma lanciata alla rincorsa dell’Europa e della finale di Coppa Italia.
UNA STRANA STAGIONE
Destro, arrivando la scorsa estate a Roma, tutto si sarebbe immaginato tranne che andare incontro a così tanti problemi. Preso per fare il titolare, dopo averlo strappato a suon di milioni di euro alla concorrenza dei più grandi club italiani, Mattia si è ritrovato a giocare (poco...) fuori posizione, cioè attaccante di destra nel tridente di Zdenek Zeman. «Io mi trovo meglio da centravanti...», raccontava a voce bassa in quel periodo, con il boemo impassibile di fronte alle sue parole. «Lui e Osvaldo non possono giocare insieme», il parere di Zeman: Dani in campo e Mattia in panchina. Poi, quando la ruota ha cominciato a girare dalla sua parte, cioè dopo i gol realizzati in rapida successione in Coppa Italia a Fiorentina e Inter, la tegola dell’infortunio al ginocchio sinistro. Bilancio, pre sala-operatoria: 19 presenze collettive e 7 reti (4 in campionato e 3 in Coppa).
L’AZZURRO
E, giocando poco con la Roma, Mattia ha via via perso anche la maglia azzurra. Titolare due volte nelle prime tre partite della stagione dell’Italia, a Berna contro l’Inghilterra e a Modena contro Malta, ma presente anche a Sofia nel secondo impegno azzurro, Destro è sparito dal giro dopo l’impegno di Milano contro la Danimarca, 16 ottobre. Una
stagione stregata, o no? C’è ancora tempo, però, per darle un senso. Confidando innanzi tutto in una mano benevola della dea bendata.
GLI OBIETTIVI
La Roma di Aurelio, che con 13 punti in 6 partite è tornata a vedere da vicino l’Europa, sta per lanciare lo sprint finale e il recupero di Destro potrebbe/dovrebbe darle una robusta mano. Indipendentemente dal rendimento di questo o quello, Osvaldo su tutti. Destro ha vissuto mesi e mesi in competizione con l’italo-argentino, recentemente finito fuori squadra: nell’attuale sistema di gioco della Roma, il 3-4-2-1, Mattia sembra avere tutti i requisiti giusti per poter fare la punta centrale. Più di Osvaldo? Di certo, non meno di Osvaldo.
IL RUOLO
Ad Andreazzoli il ragazzo di Ascoli piace, e pure parecchio, ma oggi il centravanti della Roma si chiama Francesco Totti e mettere in un cantuccio il capitano non è facile. Per Destro, però, sarà importante tornare ad essere (in fretta) un giocatore a tutti gli effetti, anche per cominciare già da oggi la stagione di domani. Possibilmente nel ruolo che più si adatta alle sue caratteristiche, ma questo lui non lo dice. Non lo dice più.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Notizia Originale:Clicca Qui