E’ Pasqua, giorni di Pace, ma nel pallone il DIAVOLO non molla, ed allora il Napoli è chiamato ad una prova dalle pressioni altissime (nella tana dell’indomabile Toro), per non essere dopo un lungo inseguimento…AGGANCIATO dai rossoneri! La Juve vince coi panchinari a Milano, e prima del quarto d’ora anche il Napoli risponde con uno che in panchina ci sta a malavoglia, quel Dzemaili dall’orgoglio infinito che fa partire un “casatiello” pesantissimo all’incrocio portando in vantaggio gli azzurri. C’è da tenere a bada 2 piccoletti (l’ex Santana e Barreto), e soprattutto la rivelazione granata Cerci che corre come un treno sulla sua fascia. Al Toro manca Bianchi, per il Napoli in panca Cavani per lasciargli smaltire qualche minuto in più di fuso orario nella speranza che il Matador sia tornato concentrato e sereno dopo il ritardo del volo, e le vicissitudini da gossip. Ma il regalo nell’uovo per il Toro arriva puntuale con un rocambolesco pareggio dopo una miriade di palle rimpallate come in cortile, il gol di Barreto che non segnava da una vita (naturalmente), e questo nel momento migliore degli azzurri che erano fino a quel momento convinti e decisi su rimpalli e palle recuperate, ma non è bastato ad evitare di essere puniti alla prima distrazione difensiva. Poi si rivede il vecchio stantuffo Maggio, che si procura un rigore alla sua maniera, ma viene sprecato da Hamsik. Brutto finale di tempo, con rientro in campo per gli amanti delle fatalità e dei pessimisti, e con tutte le incognite e le paure tipiche del popolo napoletano, (gol assurdo preso e rigore sbagliato)… ed invece ecco l’estirada dopo appena un minuto ancora di Dzemaili che riporta col secondo “casatiello” i compagni di nuovo in vantaggio e al secondo posto.
Il fatto unico e clamoroso avviene in 5’, arriva la terza rete (!) dello svizzero ma è quella del pareggio, proprio così, perché un rigore semi inventato dall’arbitro (braccio involontario di Cavani), ed un paperone difensivo di Britos che voleva portare a spasso un pallone in area, permette al Toro di portarsi in vantaggio per la gioia da occhi rossi di rabbia dell’ex Mister Ventura. A questo punto Dzemaili (come da regolamento) può portarsi casa il pallone a casa…ma quanta amarezza! Una tripletta per un punto sudato. Ma il calcio lo dico sempre è “materia immateriale”, perché “l’uomo volante” Edinson doveva farsi perdonare l’involontario calcio di rigore provocato che aveva rimesso in gioco i ragazzi di Ventura. E lo fa nel modo più CRUDELE, sennò che MATADOR è! Una fantastica punizione ad effetto che fa la permanente all’ultimo difensore in barriera, sembra (con le dovute proporzioni) “Italia-Germania 4 a 3 del 1970”, urla, gruppone, abbracci, gli azzurri sono ancora sopra al Milan, chissà il Crudeli di Gold7 se stava impazzendo in diretta televisiva, ma al contrario. In campo chi ancora immette il cambio di marcia come con l’Atalanta è quel “armadio laccato nero” di Armero che spinge in modo possente come agli esordi nell’Udinese, urla, vuole un rigore, e scarica la rabbia con una pennellata per Cavani, i cross che tutti i bomber sognano il giorno prima della gara di avere sulla testa, è la quinta dico quinta rete del Napoli che aveva perso il gusto del gol prima della gara coi bergamaschi, ed ora ne fa otto stasera, si, otto, tutti regalati al Toro in modo assurdo!
Ricevo una telefonata di un gruppo di tifosi azzurri presenti numerosissimi allo stadio (capitanati da Francesco di Leva), emozionatissimo come avessimo vinto lo scudetto, questa è la Napoli che Aurelio deve far vincere non solo sognare. 5 gol fuori casa, era già accaduto tanti anni fa (stesso stadio storico, ma di fronte la Juve), e la tripletta fu di Careca. Chissà, forse la differenza ( è il fatto che non si vince nulla di concreto) è tutta qua, ma sarei ingrato nei confronti dello svizzero. A Cavani invece chiedo davvero di non guardare chimere di cui poi possa pentirsi per qualche spicciolo in più. Caro Edinson, a Napoli sei più di un beniamino, stasera sei passato dallo sconforto personale, a qualche malignità sul tuo ritardo, a 2 gol favolosi, ed hai rimesso il Napoli in gareggiata, veleggi verso il bis dei cannonieri, se il tuo allenatore si sta convincendo a suon di euro (sarà il mister più pagato del campionato), urla a tutti che vuoi restare, e che la clausola sta lì solo per uno sfizio del Presidente!
Il Matador e stato grandioso!La line di Auriemma e saltata perché ha urlato troppo forte nel suo bellissimo 2 gol in partita!