Pakistan, una catastrofe immensa che colpisce per primi i bambini
Dichiarazione di Anthony Lake, Direttore UNICEF, sulla crisi umanitaria causata dalle alluvioni e inondazioni che stanno flagellando il Pakistan da inizio agosto
"Madri in fuga da case allagate con nient'altro che i propri bambini aggrappati alle spalle, gente che chiede aiuto dall'alto di autobus incagliati con l’acqua intorno che sale, bambini disperatamente assetati che bevono acqua da fonti contaminate.
La tragedia umanitaria in Pakistan ha raggiunto proporzioni tragiche. Ma le gravi carenze di finanziamenti stanno limitando la nostra capacità di salvare vite umane mentre la crisi si aggrava.
Le dimensioni della catastrofe in Pakistan, causate da forti piogge monsoniche e inondazioni, sono enormi.
Un quinto del paese è ormai sott'acqua e interi villaggi sono stati spazzati via. Circa 900.000 abitazioni sono state danneggiate o distrutte. 15,4 milioni di persone sono state colpite dalle inondazioni.
Le conseguenze delle inondazioni per le persone più povere e più vulnerabili del Pakistan sono molto gravi. E i più vulnerabili di tutti, i bambini, sono a massimo rischio.
Se il mondo non risponde immediatamente, molto più dei 3,5 milioni di bambini colpiti dalle inondazioni saranno a rischio di contrarre malattie mortali collegate con l’acqua come dissenteria, diarrea e colera.
Insieme ai nostri partner, l'UNICEF sta fornendo acqua potabile a circa 1,5 milioni di persone ogni giorno e riunisce i bambini separati con le loro famiglie.
Stiamo lavorando con l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) per scongiurare gravi rischi sanitari con la vaccinazione di migliaia di bambini nei centri e nei campi e stiamo lavorando a fianco del Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite (PAM) per distribuire alimenti ad alto contenuto energetico per i bambini sotto i cinque anni.
Ma questi sforzi non sono sufficienti a soddisfare le esigenze di milioni di famiglie sfollate.
Mentre sale ancora il livello delle acque alluvionali, continuano le evacuazioni e sono attese altre piogge, la probabilità di una tragedia ancora peggiore cresce di minuto in minuto.
Niente è più urgente che un forte aumento degli aiuti. Una volta che i bisogni più urgenti saranno soddisfatti, con aiuti significativi e duraturi sarà possibile ricostruire le scuole, ripristinare le infrastrutture e ristabilire le misure di protezione dei bambini.
Prima però dobbiamo affrettarci a salvare il maggior numero possibile di vite umane.
L'UNICEF esorta la comunità mondiale dei donatori ad aiutarci a proteggere i bambini del Pakistan e ad assicurare che le inondazioni che hanno distrutto le loro case non distruggano anche il loro futuro".
Dichiarazione di Anthony Lake, Direttore UNICEF, sulla crisi umanitaria causata dalle alluvioni e inondazioni che stanno flagellando il Pakistan da inizio agosto
"Madri in fuga da case allagate con nient'altro che i propri bambini aggrappati alle spalle, gente che chiede aiuto dall'alto di autobus incagliati con l’acqua intorno che sale, bambini disperatamente assetati che bevono acqua da fonti contaminate.
La tragedia umanitaria in Pakistan ha raggiunto proporzioni tragiche. Ma le gravi carenze di finanziamenti stanno limitando la nostra capacità di salvare vite umane mentre la crisi si aggrava.
Le dimensioni della catastrofe in Pakistan, causate da forti piogge monsoniche e inondazioni, sono enormi.
Un quinto del paese è ormai sott'acqua e interi villaggi sono stati spazzati via. Circa 900.000 abitazioni sono state danneggiate o distrutte. 15,4 milioni di persone sono state colpite dalle inondazioni.
Le conseguenze delle inondazioni per le persone più povere e più vulnerabili del Pakistan sono molto gravi. E i più vulnerabili di tutti, i bambini, sono a massimo rischio.
Se il mondo non risponde immediatamente, molto più dei 3,5 milioni di bambini colpiti dalle inondazioni saranno a rischio di contrarre malattie mortali collegate con l’acqua come dissenteria, diarrea e colera.
Insieme ai nostri partner, l'UNICEF sta fornendo acqua potabile a circa 1,5 milioni di persone ogni giorno e riunisce i bambini separati con le loro famiglie.
Stiamo lavorando con l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) per scongiurare gravi rischi sanitari con la vaccinazione di migliaia di bambini nei centri e nei campi e stiamo lavorando a fianco del Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite (PAM) per distribuire alimenti ad alto contenuto energetico per i bambini sotto i cinque anni.
Ma questi sforzi non sono sufficienti a soddisfare le esigenze di milioni di famiglie sfollate.
Mentre sale ancora il livello delle acque alluvionali, continuano le evacuazioni e sono attese altre piogge, la probabilità di una tragedia ancora peggiore cresce di minuto in minuto.
Niente è più urgente che un forte aumento degli aiuti. Una volta che i bisogni più urgenti saranno soddisfatti, con aiuti significativi e duraturi sarà possibile ricostruire le scuole, ripristinare le infrastrutture e ristabilire le misure di protezione dei bambini.
Prima però dobbiamo affrettarci a salvare il maggior numero possibile di vite umane.
L'UNICEF esorta la comunità mondiale dei donatori ad aiutarci a proteggere i bambini del Pakistan e ad assicurare che le inondazioni che hanno distrutto le loro case non distruggano anche il loro futuro".