Andreazzoli: "Roma terza da quando ci sono io. Derby di pomeriggio? Sciagura"
Milano, 17 aprile 2013
Il tecnico giallorosso: "Tendenza positiva dopo il cambio di allenatore". Sulla finale di Coppa Italia con la Lazio: "Un male per chi la guarda e per chi va in campo. Tifosi violenti? Meno parole e più Daspo"
L'analisi della partita passa in secondo piano. Aurelio Andreazzoli l'ha decisa, in un certo senso, con la sua strigliata durante l'intervallo, ma il post Inter-Roma è soprattutto nelle dichiarazioni che il tecnico rilascia in conferenza stampa, prima con l'autoelogio, poi con un avvertimento alla Lega e al Prefetto di Roma.
andreazzoli e il suo lavoro — "Da quando io e il mio staff ci sia o insediati, la Roma è terza in classifica, dietro a Juventus e Milan, con una tendenza positiva affermata. Poi certo, bisogna fare i conti con la classifica precedente. Abbiamo dato una mano a questa squadra a ritrovare alcune caratteristiche fondamentali: la voglia di allenarsi, la felicità di essere gruppo, il piacere di soffrire e di gioire insieme". Prima, ai microfoni Rai, era stato un po' più morbido: "Il cambio di allenatore? Questa squadra aveva già un gioco, anche spettacolare. Ma c'erano altre situazioni delle quali tener conto e delle quali abbiamo tenuto conto. Era una squadra sfiduciata, abbiamo ridato entusiasmo e appartenenza ai colori della società". Lo ha detto anche De Rossi, a fine gara, elogiando il tecnico: "Allenatore vero, da Serie A".
andreazzoli e i tifosi — "Se parlassimo un po' meno di questi virgulti che come nel West si scontrano e poi si vantano di quanti ne hanno accoltellati, le cose migliorerebbero - ha detto in prospettiva derby - Poi, certo, ci vorrebbe anche qualche Daspo in più. Non è compito delle società perseguirli. Giocare un derby il 26 maggio di pomeriggio sarebbe una sciagura per chi lo guarda e per chi deve scendere in campo".
andreazzoli e la partita — "Durante l'intervallo ho detto alla squadra che non ce l'avremmo fatta - ha spiegato a caldo il tecnico dopo il 3-2 di San Siro - Quando non è equilibrata, quando non è aggressiva, quando è passiva, il risultato non può essere che quello di subire l'avversario. Dopo sono uscite fuori le possibilità che avevamo e che sapevamo di avere. Non so dire perché a volte sbagliamo l'approccio. È successo anche a Torino e nel derby. Non siamo al top fisicamente, ma questa è una situazione che andrà a posto".
Milano, 17 aprile 2013
L'analisi della partita passa in secondo piano. Aurelio Andreazzoli l'ha decisa, in un certo senso, con la sua strigliata durante l'intervallo, ma il post Inter-Roma è soprattutto nelle dichiarazioni che il tecnico rilascia in conferenza stampa, prima con l'autoelogio, poi con un avvertimento alla Lega e al Prefetto di Roma.
andreazzoli e il suo lavoro — "Da quando io e il mio staff ci sia o insediati, la Roma è terza in classifica, dietro a Juventus e Milan, con una tendenza positiva affermata. Poi certo, bisogna fare i conti con la classifica precedente. Abbiamo dato una mano a questa squadra a ritrovare alcune caratteristiche fondamentali: la voglia di allenarsi, la felicità di essere gruppo, il piacere di soffrire e di gioire insieme". Prima, ai microfoni Rai, era stato un po' più morbido: "Il cambio di allenatore? Questa squadra aveva già un gioco, anche spettacolare. Ma c'erano altre situazioni delle quali tener conto e delle quali abbiamo tenuto conto. Era una squadra sfiduciata, abbiamo ridato entusiasmo e appartenenza ai colori della società". Lo ha detto anche De Rossi, a fine gara, elogiando il tecnico: "Allenatore vero, da Serie A".
andreazzoli e i tifosi — "Se parlassimo un po' meno di questi virgulti che come nel West si scontrano e poi si vantano di quanti ne hanno accoltellati, le cose migliorerebbero - ha detto in prospettiva derby - Poi, certo, ci vorrebbe anche qualche Daspo in più. Non è compito delle società perseguirli. Giocare un derby il 26 maggio di pomeriggio sarebbe una sciagura per chi lo guarda e per chi deve scendere in campo".
andreazzoli e la partita — "Durante l'intervallo ho detto alla squadra che non ce l'avremmo fatta - ha spiegato a caldo il tecnico dopo il 3-2 di San Siro - Quando non è equilibrata, quando non è aggressiva, quando è passiva, il risultato non può essere che quello di subire l'avversario. Dopo sono uscite fuori le possibilità che avevamo e che sapevamo di avere. Non so dire perché a volte sbagliamo l'approccio. È successo anche a Torino e nel derby. Non siamo al top fisicamente, ma questa è una situazione che andrà a posto".