Milan, Balotelli squalifica ridotta, ma salta la Juve
ROMA, 19 aprile 2013
La Corte di giustizia federale ha accolto parzialmente il ricorso riducendo da 3 a 2 le giornate di stop. Niente sfida contro i bianconeri; rientrerà contro il Catania. L’avvocato Cantamessa: “Mario ferito dai cori razzisti”
Mario Balotelli protesta con l’arbitro Paolo Tagliavento. Ansa
Niente Juve per Mario Balotelli. La Corte di giustizia federale ha infatti parzialmente accolto il ricorso del Milan riducendo la squalifica da 3 a 2 giornate comminate dopo la gara contro la Fiorentina. Il giocatore, che ha già saltato la partita con il Napoli, dovrà però pagare un’ammenda di 20mila euro, ”in commutazione della terza giornata di squalifica”. Un turno di stop era scattato in automatico per il quarto cartellino giallo della stagione rimediato contro i viola: gli altri due, come ha scritto il giudice, “per avere al termine della gara, nel recinto di gioco, rivolto a un arbitro addizionale (Doveri, ndr) un’espressione ingiuriosa”. Ora la riduzione. Il giocatore potrà rientrare nella gara interna con il Catania.
LA REPLICA — “Nel sistema sportivo, quello che scrive l’arbitro nel suo referto fa prova a sè e non può essere contestato. Ma i cori razzisti contro SuperMario restano”. Leandro Cantamessa, legale della società rossonera, commenta così l’esito dell’udienza. “Statisticamente un arbitro non si rimangia mai quello che ha scritto, per cui l’unica cosa che si può fare è insinuare il dubbio che non abbia sentito o capito un suono. Mario ha raccontato la verità, che non ha insultato nessuno. Abbiamo parlato anche delle questioni razziste e Mario, ed è la cosa che mi ha addolorato di più, ha giustamente detto: Iio sono italiano, sono i miei compatrioti che mi hanno indirizzato quei gestaccì. Prandelli ha detto che deve imparare a reagire? Ma ci sono situazioni in cui si attenuano le possibilità di controllare se stessi, essere paragonati a uno scimmione dà un fastidio incontrollabile, è una cosa che, oltre a essere di straordinaria volgarità, è sleale”.
ROMA, 19 aprile 2013
La Corte di giustizia federale ha accolto parzialmente il ricorso riducendo da 3 a 2 le giornate di stop. Niente sfida contro i bianconeri; rientrerà contro il Catania. L’avvocato Cantamessa: “Mario ferito dai cori razzisti”
Mario Balotelli protesta con l’arbitro Paolo Tagliavento. Ansa
LA REPLICA — “Nel sistema sportivo, quello che scrive l’arbitro nel suo referto fa prova a sè e non può essere contestato. Ma i cori razzisti contro SuperMario restano”. Leandro Cantamessa, legale della società rossonera, commenta così l’esito dell’udienza. “Statisticamente un arbitro non si rimangia mai quello che ha scritto, per cui l’unica cosa che si può fare è insinuare il dubbio che non abbia sentito o capito un suono. Mario ha raccontato la verità, che non ha insultato nessuno. Abbiamo parlato anche delle questioni razziste e Mario, ed è la cosa che mi ha addolorato di più, ha giustamente detto: Iio sono italiano, sono i miei compatrioti che mi hanno indirizzato quei gestaccì. Prandelli ha detto che deve imparare a reagire? Ma ci sono situazioni in cui si attenuano le possibilità di controllare se stessi, essere paragonati a uno scimmione dà un fastidio incontrollabile, è una cosa che, oltre a essere di straordinaria volgarità, è sleale”.