Ritorno della semifinale di Champions League: al Bernabeu la squadra di Mourinho parte forte, poi i gialloneri prendono in pugno la gara, ma nel finale l'orgoglio madridista e i gol di Benzema e Sergio Ramos fanno da preludio all'assedio nel recupero. Gli ospiti tengono e grazie al 4-1 dell'andata passano il turno
Il Borussia Dortmund è la prima finalista di Champions League. Niente remontada Real: che però ha vinto 2-0 e tenuto vivo il sogno fino al 95'. I bianchi di Spagna dominano i primi 20', poi lasciano campo e partita ai gialloneri tedeschi, stavolta spreconi, quindi nel finale sfruttano l'ingresso di Benzema che segna e regala l'assist per il 2-0 a Sergio Ramos. Il recupero è una corrida, ma i tedeschi tengono botta e difendono il 4-1 dell'andata. Per Mourinho la semifinale rappresenta il capolinea per la terza volta in altrettanti assalti alla Champions con il Real Madrid. Probabile che i prossimi arrivino su un'altra panchina. Conte, in Spagna per visionare attaccanti per la sua Juventus, si sarà stropicciato gli occhi nel vedere cosa ha combinato entrando dalla panchina Benzema, ma soprattutto gustandosi la prestazione gigantesca di Reus, migliore in campo.
OCCASIONI REAL — Il Real parte a mille all'ora. Sospinto dal Bernabeu gremito, insegue un sogno e cerca tre gol. Difficile, ma non impossibile se pressa così alto, impedendo ai tedeschi di ripartire nei primi 20', nei quali si gioca ad una porta: quella dell'ottimo Weidenfeller. Che ipnotizza Higuain solo davanti a lui, e poi si oppone al tiro di Ronaldo, l'unico spunto del primo tempo del portoghese, poco brillante. Quando non ci arriva Weidenfeller il Borussia è salvato dallo spreco di Ozil: un peccato mortale quello del trequartista, molto dinamico, ma che solo davanti al portiere avversario lo circunnaviga prima di calciare sciaguratamente a lato. Un misfatto.
IL REAL SI PLACA — E il Borussia rialza la testa, dopo 20' in apnea, tutti a remare dietro e sperare che il loro portiere salvi il salvabile. Il Real si accorge di aver sprecato di tutto di più, di non aver colto l'attimo, nonostante una partenza straordinaria. I tedeschi si rincuorano. Dilapidano persino qualche contropiede in superiorità numerica, anche perchè nel frattempo si è fatto male il genietto Gotze. Comunque all'intervallo è 0-0. Un risultato che sta benone ai gialloneri, dopo il 4-1 dell'andata, a maggior ragione dopo i patemi di inizio gara. Se al Real serviva l'impresa, ora serve il miracolo sportivo. Segnare tre volte senza subire gol in 45'.Gioia e incredulità Borussia: è in finale. Reuters
TRAVERSA LEWANDOWSKI — L'inizio di ripresa è tutto del Borussia. Lewandowski deve pensare che dopo la quaterna dell'andata per far meglio possa solo spaccare la rete: fatto sta che carica il destro con una violenza sconcertante: palla che mette a dura prova la resistenza della traversa e terrorizza gli spagnoli. È un messaggio: il Borussia non ha paura. Per niente. E prende in mano la partita. Complici le praterie lasciate dal cambio disperato di Mourinho, che inserisce Kakà per Coentrao, sbilanciando ancor più la squadra. Arriva pure la paratissima di Lopez - ancora in campo al posto del ripudiato Casillas - sulla conclusione di Gundogan che si mangia un gol fatto, sullo splendido assist di Reus.
SEGNA BENZEMA, POI RAMOS — Il Real non ci capisce più niente. Scoraggiato, arrabbiato, deluso. Ma orgoglioso. Vuole almeno la vittoria. La trova con Benzema, subentrato ad un deludente Higuain. Ma non basta. E allora il Bernabeu torna a ruggire. E il Real torna ad attaccare. In massa. All'arrembaggio. E Sergio Ramos segna addirittura il 2-0, in mischia, di forza, di cattiveria. Su assist di Benzema, ancora decisivo. L'arbitro Webb ordina 5' di recupero. Il Real si butta a capofitto verso Weidenfeller. Ma non segna più. Passa il Borussia. Per la prima volta sconfitto in Europa, in questa stagione. Ma con un sorriso grande così. Quello di chi va a Wembley.
Il Borussia Dortmund è la prima finalista di Champions League. Niente remontada Real: che però ha vinto 2-0 e tenuto vivo il sogno fino al 95'. I bianchi di Spagna dominano i primi 20', poi lasciano campo e partita ai gialloneri tedeschi, stavolta spreconi, quindi nel finale sfruttano l'ingresso di Benzema che segna e regala l'assist per il 2-0 a Sergio Ramos. Il recupero è una corrida, ma i tedeschi tengono botta e difendono il 4-1 dell'andata. Per Mourinho la semifinale rappresenta il capolinea per la terza volta in altrettanti assalti alla Champions con il Real Madrid. Probabile che i prossimi arrivino su un'altra panchina. Conte, in Spagna per visionare attaccanti per la sua Juventus, si sarà stropicciato gli occhi nel vedere cosa ha combinato entrando dalla panchina Benzema, ma soprattutto gustandosi la prestazione gigantesca di Reus, migliore in campo.
OCCASIONI REAL — Il Real parte a mille all'ora. Sospinto dal Bernabeu gremito, insegue un sogno e cerca tre gol. Difficile, ma non impossibile se pressa così alto, impedendo ai tedeschi di ripartire nei primi 20', nei quali si gioca ad una porta: quella dell'ottimo Weidenfeller. Che ipnotizza Higuain solo davanti a lui, e poi si oppone al tiro di Ronaldo, l'unico spunto del primo tempo del portoghese, poco brillante. Quando non ci arriva Weidenfeller il Borussia è salvato dallo spreco di Ozil: un peccato mortale quello del trequartista, molto dinamico, ma che solo davanti al portiere avversario lo circunnaviga prima di calciare sciaguratamente a lato. Un misfatto.
IL REAL SI PLACA — E il Borussia rialza la testa, dopo 20' in apnea, tutti a remare dietro e sperare che il loro portiere salvi il salvabile. Il Real si accorge di aver sprecato di tutto di più, di non aver colto l'attimo, nonostante una partenza straordinaria. I tedeschi si rincuorano. Dilapidano persino qualche contropiede in superiorità numerica, anche perchè nel frattempo si è fatto male il genietto Gotze. Comunque all'intervallo è 0-0. Un risultato che sta benone ai gialloneri, dopo il 4-1 dell'andata, a maggior ragione dopo i patemi di inizio gara. Se al Real serviva l'impresa, ora serve il miracolo sportivo. Segnare tre volte senza subire gol in 45'.Gioia e incredulità Borussia: è in finale. Reuters
TRAVERSA LEWANDOWSKI — L'inizio di ripresa è tutto del Borussia. Lewandowski deve pensare che dopo la quaterna dell'andata per far meglio possa solo spaccare la rete: fatto sta che carica il destro con una violenza sconcertante: palla che mette a dura prova la resistenza della traversa e terrorizza gli spagnoli. È un messaggio: il Borussia non ha paura. Per niente. E prende in mano la partita. Complici le praterie lasciate dal cambio disperato di Mourinho, che inserisce Kakà per Coentrao, sbilanciando ancor più la squadra. Arriva pure la paratissima di Lopez - ancora in campo al posto del ripudiato Casillas - sulla conclusione di Gundogan che si mangia un gol fatto, sullo splendido assist di Reus.
SEGNA BENZEMA, POI RAMOS — Il Real non ci capisce più niente. Scoraggiato, arrabbiato, deluso. Ma orgoglioso. Vuole almeno la vittoria. La trova con Benzema, subentrato ad un deludente Higuain. Ma non basta. E allora il Bernabeu torna a ruggire. E il Real torna ad attaccare. In massa. All'arrembaggio. E Sergio Ramos segna addirittura il 2-0, in mischia, di forza, di cattiveria. Su assist di Benzema, ancora decisivo. L'arbitro Webb ordina 5' di recupero. Il Real si butta a capofitto verso Weidenfeller. Ma non segna più. Passa il Borussia. Per la prima volta sconfitto in Europa, in questa stagione. Ma con un sorriso grande così. Quello di chi va a Wembley.