Jolly Nero, indagati comandante e pilota
Roberto Paoloni, 63 anni, accusato di omicidio colposo plurimo.
Comandante della nave e pilota del porto indagati. Comincia ad aleggiare il sospetto dell'errore umano sull'incidente della Jolly Nero che ha sconvolto Genova la notte tra il 7 e l'8 maggio, uccidendo sette persone.
Roberto Paoloni, 63 anni, era il rispensabile della grossa nave porta container che è andata a schiantarsi contro la torretta di controllo del porto ligure, ed è accusato di omicidio colposo plurimo.
«Stiamo valutando anche la eventuale sussistenza del reato di attentato alla sicurezza dei trasporti previsto dal codice della navigazione», ha dichiarato il procuratore capo di Genova Michele Di Lecce. «Non escludiamo che alla luce delle indagini ci siano anche altri soggetti coinvolti».
SETTE MORTI. Le 7 vittime accertate sono: Daniele Fratantonio, 30 anni, di Rapallo; Davide Morella, 33 anni, di Biella; Marco De Candussio, 40 anni, di Lavagna, originario di Barga (Lucca); Giuseppe Tusa, 25 anni, di Milazzo, tutti e quattro militari della Guardia Costiera; il pilota Michele Robazza, 31 anni, di Livorno; l'operatore radio dei rimorchiatori Sergio Basso, 50 anni, di Genova; l'operatore radio dei piloti Maurizio Potenza, 50 anni, di Genova.
DUE DISPERSI E QUATTRO FERITI. I due dispersi sono il sergente Gianni Jacoviello, 33 anni, della Spezia, e il maresciallo Francesco Cetrola, 38 anni, di Santa Marina in provincia di Salerno e non di Matera come scritto in un primo momento.
Quattro i feriti. Due ricoverati all'ospedale Galliera: Enea Pecchi, 40 anni, di Pavia, in prognosi riservata, e Raffaele Chiarlone, 36 anni, di Cuneo.
Altri due al Villa Scassi di Sampierdarena: Gabriele Russo, 32 anni, di Messina; e Giorgio Meo, 35 anni, di Taranto, ritrovato sotto le macerie della torre.
ACQUISITA LA SCATOLA NERA. Inevitabile dunque l'avvio di un'inchiesta per appurare le cause dell'incidente, con la procura di Genova che ha fatto acquisire il vdr del cargo, l'equivalente della scatola nera degli aerei, per farlo analizzare.
Per ora il sequestro riguarda solo la nave e non i due rimorchiatori. Il pm Walter Cotugno ha sentito i membri dell'equipaggio e il comandante, in tutto una ventina di persone.
Secondo le prime ricostruzioni, «uno dei cavi di un rimorchiatore che stava aiutando la Jolly Nero a fare la manovra per uscire dal porto si è rotto, ma forse dopo l'incidente», ha detto Di Lecce incontrando i giornalisti.
La torre del Porto di Genova crollata dopo l'impatto con la Jolly Nero, il 7 maggio.
Roberto Paoloni, 63 anni, accusato di omicidio colposo plurimo.
Comandante della nave e pilota del porto indagati. Comincia ad aleggiare il sospetto dell'errore umano sull'incidente della Jolly Nero che ha sconvolto Genova la notte tra il 7 e l'8 maggio, uccidendo sette persone.
Roberto Paoloni, 63 anni, era il rispensabile della grossa nave porta container che è andata a schiantarsi contro la torretta di controllo del porto ligure, ed è accusato di omicidio colposo plurimo.
«Stiamo valutando anche la eventuale sussistenza del reato di attentato alla sicurezza dei trasporti previsto dal codice della navigazione», ha dichiarato il procuratore capo di Genova Michele Di Lecce. «Non escludiamo che alla luce delle indagini ci siano anche altri soggetti coinvolti».
SETTE MORTI. Le 7 vittime accertate sono: Daniele Fratantonio, 30 anni, di Rapallo; Davide Morella, 33 anni, di Biella; Marco De Candussio, 40 anni, di Lavagna, originario di Barga (Lucca); Giuseppe Tusa, 25 anni, di Milazzo, tutti e quattro militari della Guardia Costiera; il pilota Michele Robazza, 31 anni, di Livorno; l'operatore radio dei rimorchiatori Sergio Basso, 50 anni, di Genova; l'operatore radio dei piloti Maurizio Potenza, 50 anni, di Genova.
DUE DISPERSI E QUATTRO FERITI. I due dispersi sono il sergente Gianni Jacoviello, 33 anni, della Spezia, e il maresciallo Francesco Cetrola, 38 anni, di Santa Marina in provincia di Salerno e non di Matera come scritto in un primo momento.
Quattro i feriti. Due ricoverati all'ospedale Galliera: Enea Pecchi, 40 anni, di Pavia, in prognosi riservata, e Raffaele Chiarlone, 36 anni, di Cuneo.
Altri due al Villa Scassi di Sampierdarena: Gabriele Russo, 32 anni, di Messina; e Giorgio Meo, 35 anni, di Taranto, ritrovato sotto le macerie della torre.
ACQUISITA LA SCATOLA NERA. Inevitabile dunque l'avvio di un'inchiesta per appurare le cause dell'incidente, con la procura di Genova che ha fatto acquisire il vdr del cargo, l'equivalente della scatola nera degli aerei, per farlo analizzare.
Per ora il sequestro riguarda solo la nave e non i due rimorchiatori. Il pm Walter Cotugno ha sentito i membri dell'equipaggio e il comandante, in tutto una ventina di persone.
Secondo le prime ricostruzioni, «uno dei cavi di un rimorchiatore che stava aiutando la Jolly Nero a fare la manovra per uscire dal porto si è rotto, ma forse dopo l'incidente», ha detto Di Lecce incontrando i giornalisti.
La torre del Porto di Genova crollata dopo l'impatto con la Jolly Nero, il 7 maggio.