Salvador, tutto pronto per Italia-Brasile Polizia e militari intorno allo stadio Una manifestazione non lontana dal Fonte Nova: la presidente Rousseff fa rinforzare la sicurezza
SALVADOR DE BAHIA - Per essere il secondo giorno d'inverno, sulla città che alle 21 ospiterà Italia-Brasile splende un sole niente male. Non è annunciata pioggia, la temperatura al momento della partita sarà tra i 26 e i 24 gradi, mentre nessuno si azzarda a fare previsioni sull'altra temperatura, quella delle manifestazioni previste per la giornata. Quella principale è stata convocata per le 19 italiane nella piazza chiamata Campo Grande, non lontana dal Pelourinho, il centro storico di Salvador che sta proprio sopra allo stadio Fonte Nova. Intorno al quale, lo schieramento di polizia ed esercito è notevole.
MILITARI - Come per ogni partita, tutta la zona intorno allo stadio è stata chiusa al traffico sei ore prima del fischio d'inizio. Nei giardini intorno al Dique de Tororó, un laghetto di fronte all'ingresso sud, camionette di polizia e militari (pare su richiesta diretta della presidente Dilma Rousseff) in assetto da sommossa vigilano sulla sempre più grande macchia gialla dei tifosi del Brasile in coda davanti agli ingreSsi. Chiunque, oggi, a Salvador, indossa la maglia della Seleção. Tranne, forse, i manifestanti.
SALVADOR DE BAHIA - Per essere il secondo giorno d'inverno, sulla città che alle 21 ospiterà Italia-Brasile splende un sole niente male. Non è annunciata pioggia, la temperatura al momento della partita sarà tra i 26 e i 24 gradi, mentre nessuno si azzarda a fare previsioni sull'altra temperatura, quella delle manifestazioni previste per la giornata. Quella principale è stata convocata per le 19 italiane nella piazza chiamata Campo Grande, non lontana dal Pelourinho, il centro storico di Salvador che sta proprio sopra allo stadio Fonte Nova. Intorno al quale, lo schieramento di polizia ed esercito è notevole.
MILITARI - Come per ogni partita, tutta la zona intorno allo stadio è stata chiusa al traffico sei ore prima del fischio d'inizio. Nei giardini intorno al Dique de Tororó, un laghetto di fronte all'ingresso sud, camionette di polizia e militari (pare su richiesta diretta della presidente Dilma Rousseff) in assetto da sommossa vigilano sulla sempre più grande macchia gialla dei tifosi del Brasile in coda davanti agli ingreSsi. Chiunque, oggi, a Salvador, indossa la maglia della Seleção. Tranne, forse, i manifestanti.