Ho finalmente finito la storia eccola qua:Chi ha ucciso Zio Tobia?
In una sperduta campagna della Campania abitava un gentile anziano signore di nome Tobia, si svegliava ogni mattina alle sei per lavorare sodo alla sua famiglia.
Lavorava il campo, sfamava gli animali, giocava con essi in particolare con l'oca Guendalina e il maiale Oliver, i suoi prediletti, pescava dal laghetto vicino a casa per prendere delle trote o, meglio ancora, delle orate, raccoglieva le mele dall'albero anche se ultimamente, cominciava a diminuire i frutti col tempo e verso sera cenava con sua moglie o nei weekend coi suoi nipoti e parenti.
Purtroppo l'altra sera, un cadavere è stato trovato accanto all'albero di ciliegie
dalla moglie, non voleva crederci, ma purtroppo la persona uccisa si trattava di Zio Tobia, lei dopo un lungo pianto disperato chiamò la sua unica figlia e i suoi cinque nipoti, tutti maschi. Poco dopo la figlia suggerì di chiamare il detective Giorgio, un bravissimo Veneto nel settore.
Il detective dopo aver ricevuto la chiamata, prima di partire per un lungo viaggio fece una lunga ricerca sulla famiglia e trovò qualche indizio prezioso.
Arrivato in Campania entrò in casa subito con passo veloce e cominciò subito col dunque senza troppe presentazioni. Infatti cominciò col dedurre i possibili sospettati dell'omicidio. Essi erano proprio i nipoti!
Loro si chiedevano il perchè e Giorgio disse varie informazioni sul perchè proprio loro, in ballo infatti c'era una grossa eredità, zio Tobia non se la passava affatto male economicamente e ci guadagnava coi suoi frutti, grazie alla sua grande fattoria divenne molto ricco e lo era ancora tutt'ora inoltre sentendo la chiamata capii subito che non poteva essere stata la moglie ad aver ucciso il contadino, la sua voce durante la chiamata era troppo presa dall'angoscia per non essere vera, doveva essere traumatizzata dall'omicidio e non voleva più uscire di casa.
Dopo aver detto questo uscii di casa e andò a fare un giro, in particolare nella zona dell'omicidio. Trovo qualche indizio interessante e con i suoi strumenti fece qualche deduzione arrivando a una possibile soluzione, fatto ciò rientro in casa chiedendo ai nipoti che numero di scarpe avevano. Essi si domandavano il perchè e lui rispose che l'assassino doveva avere un 43 di scarpa e chiese gentilmente di far allontanare chi non aveva quel numero di scarpe.
Detto questo Giorgio il fruttivendolo e Silvestro il medico uscirono dalla stanza dato che avevano un 46 e un 41. Ai tre rimasti gli fece vedere un capello di colore castano e un coltello insanguinato con una chiave inglese, visti questi oggetti Vittorio, avendo i capelli neri se ne andò dato che faceva lo psicologo.
Rimanevano Alfredo e Martino, il primo faceva il meccanico e poteva essere lui l'assassino dato che c'era una chiave inglese ma l'altro poteva essere lo stesso dato che aveva anche un coltello, poi il detective chiese il rapporto coi due animali preferiti di Zio Tobia, Alfredo ammise che secondo lui li viziava troppo gli animali l'altro invece aveva un buon rapporto coi due.
Il detective Giorgio arrivò alla soluzione, disse che c'erano impronte di maiale e di oca nella scena del crimine e disse che era stato Martino, per farlo attirò gli animali per portarli da Tobia, poco dopo lo avrebbe stordito con la chiave inglese e ucciso col coltello senza farsi vedere dagli animali, ovviamente.
Martino aveva il cuore in gola e ammise di essere stato lui dato che gli serviva l'eredità per pagare la merce dato che era senza soldi.
Detto questo il colpevole venne arrestato per cinque anni anche se è stato proposto l'ergastolo, nonostante questo Giorgio decise di non diseredare Martino dato che uscito di prigione avrebbe avuto difficoltà a campare.
Detto questo saluto tutti, arrestò Martino e torno a Vicenza per un'altro caso.
Più banale di questo ma sempre un caso dopotutto...
Se ci sono degli errori è perchè andavo leggermente di fretta