Salve, la storia che sto per raccontarvi inizia la notte tra in 22 e il 23 Giugno del 2010, verso le 3:00/3:20, mentre dormivo tranquillamente nella mia camera. Sentii un urlo nel buio provenire dal piano di sotto. A distanza di tempo non saprei dire se fosse l'urlo di un uomo o di una donna, posso solo dire che non fu certo un risveglio gradevole. Non ero solo a casa, infatti nella stanza accanto dormivano i miei, ma credendo che fosse la mia immaginazione a farmi un brutto scherzo non li chiamai, tuttavia per scrupolo andai a controllare, pensando che fosse entrato qualcuno in casa. Vivo in una casa di campagna a due piani costruita su una cantina degli ultimi decenni dell'800, la quale non è mai stata ristrutturata da quando fu costruita dal padre di mia nonna, e poiché sia la porta del secondo piano, sia quella del primo erano chiuse, pensai che l'urlo venisse proprio dalla cantina. Mi ritrovai quindi al piano terra, nel sottoscala, e con incredibile stupore vidi che la vecchia e pesante porta della cantina, dai vecchi cardini arrugginiti, praticamente impossibile da muovere, era chiusa. Quella porta non era mai, e dico mai, stata chiusa, quindi mi insospettii molto e cercai di aprirla.
Dopo due o tre spallate, questione di 5 o 6 secondi, tutte e quattro le luci dei pianerottoli nelle scale si spensero, lasciandomi tremante nel buio più totale. Corsi il più velocemente possibile in camera, cercando di convincermi che fosse solo suggestione. La mattina dopo scesi a controllare e trovai la porta della cantina aperta, e sulla porta erano apparsi dei graffi che nessuna mano umana avrebbe potuto fare su un legno tanto duro e secco.
Un anno dopo, notte tra il 22 e il 23 Giugno del 2011, l'una circa. Come l'anno prima sentii l'urlo, e come l'anno prima scesi. Sinceramente non so dove trovai il coraggio, ma la curiosità era troppo forte, e francamente non ho mai creduto a fantasmi, demoni o cose del genere, alla fine non credo neanche in Dio! Questa volta la porta della cantina era aperta. Memore dell'anno precedente, avevo sottomano una torcia elettrica e, trattenendo il fiato, entrai. Sembrava tutto normale, solo che proprio al centro della stanza c'era una botte di legno palesemente marcio con un buco a lato, dal quale usciva copiosamente del vino molto denso e scuro, che emanava un fortissimo odore di aceto che mi fece lacrimare gli occhi. Ciò era davvero strano, come potete vedere dalla foto in alto, non ci sono botti di legno in cantina, e soprattutto, sono almeno 30 anni che lì teniamo solo olio, non vino. Aprii il coperchio della botte, e vidi galleggiare sul vino una foto in bianco e nero, in cui mi parve di intravedere una figura circondata da un grosso contorno, col senno di poi credo fossero fiori. Cercai di afferrare la foto, ma praticamente mi si sciolse in mano. Come l'anno precedente le luci si spensero, ma questa volta avevo la torcia! Ma non funzionava. In quel momento me la feci praticamente addosso, non credo di aver mai provato tanta angoscia in vita mia. Cercai di fare luce con il cellulare, ma era spento. Ora, non so se lo immaginai, ma mi sembrò che una voce flebile mi dicesse "Vavattindi!" (In dialetto calabrese: "Vattene!").
[Un anno dopo, Luglio, non ricordo il giorno, 4:11 del mattino. Avevo comprato da pochi giorni un nuovo cellulare e, non riuscendo a prendere sonno iniziai a scattare numerose foto nella mia camera, un po' per provare il flash, un po' per noia. Riguardando le foto scattate, ne notai una particolare. A destra, a meno di due metri dalla mia gamba, si ergeva beh...lascio a voi i commenti, presentando prima la foto originale, poi la stessa schiarita per permetterne meglio la visione.
La mattina dopo chiamai due miei amici per fargli vedere la foto, e raccontai loro la storia. Non mi crederete, ma anche loro possono testimoniare quello che accadde: Non appena collegai il cellulare al pc, la luce andò via per alcuni minuti e alcuni elettrodomestici, come ad esempio il ventilatore, si accesero da soli.
Parlando con mia nonna scoprì che potrebbe, e dico, potrebbe, essere il "fantasma" della sorella di mio nonno morta a 6 anni di febbre, o forse di suo padre, visto che zoommando la foto (che invece di sgranarsi mostrava ulteriori dettagli) notai, forse ormai davvero preso dalla suggestione, una certa somiglianza con questo ritratto.
In ogni caso non so davvero cosa sia o cosa credere, ripeto che sono ateo e che non credo neanche a quello che vedo...lascio a voi i commenti.
FONTE: http://creepypasta.forumcommunity.net/?t=54411553
Amo quel sito.
Dopo due o tre spallate, questione di 5 o 6 secondi, tutte e quattro le luci dei pianerottoli nelle scale si spensero, lasciandomi tremante nel buio più totale. Corsi il più velocemente possibile in camera, cercando di convincermi che fosse solo suggestione. La mattina dopo scesi a controllare e trovai la porta della cantina aperta, e sulla porta erano apparsi dei graffi che nessuna mano umana avrebbe potuto fare su un legno tanto duro e secco.
Un anno dopo, notte tra il 22 e il 23 Giugno del 2011, l'una circa. Come l'anno prima sentii l'urlo, e come l'anno prima scesi. Sinceramente non so dove trovai il coraggio, ma la curiosità era troppo forte, e francamente non ho mai creduto a fantasmi, demoni o cose del genere, alla fine non credo neanche in Dio! Questa volta la porta della cantina era aperta. Memore dell'anno precedente, avevo sottomano una torcia elettrica e, trattenendo il fiato, entrai. Sembrava tutto normale, solo che proprio al centro della stanza c'era una botte di legno palesemente marcio con un buco a lato, dal quale usciva copiosamente del vino molto denso e scuro, che emanava un fortissimo odore di aceto che mi fece lacrimare gli occhi. Ciò era davvero strano, come potete vedere dalla foto in alto, non ci sono botti di legno in cantina, e soprattutto, sono almeno 30 anni che lì teniamo solo olio, non vino. Aprii il coperchio della botte, e vidi galleggiare sul vino una foto in bianco e nero, in cui mi parve di intravedere una figura circondata da un grosso contorno, col senno di poi credo fossero fiori. Cercai di afferrare la foto, ma praticamente mi si sciolse in mano. Come l'anno precedente le luci si spensero, ma questa volta avevo la torcia! Ma non funzionava. In quel momento me la feci praticamente addosso, non credo di aver mai provato tanta angoscia in vita mia. Cercai di fare luce con il cellulare, ma era spento. Ora, non so se lo immaginai, ma mi sembrò che una voce flebile mi dicesse "Vavattindi!" (In dialetto calabrese: "Vattene!").
[Un anno dopo, Luglio, non ricordo il giorno, 4:11 del mattino. Avevo comprato da pochi giorni un nuovo cellulare e, non riuscendo a prendere sonno iniziai a scattare numerose foto nella mia camera, un po' per provare il flash, un po' per noia. Riguardando le foto scattate, ne notai una particolare. A destra, a meno di due metri dalla mia gamba, si ergeva beh...lascio a voi i commenti, presentando prima la foto originale, poi la stessa schiarita per permetterne meglio la visione.
Parlando con mia nonna scoprì che potrebbe, e dico, potrebbe, essere il "fantasma" della sorella di mio nonno morta a 6 anni di febbre, o forse di suo padre, visto che zoommando la foto (che invece di sgranarsi mostrava ulteriori dettagli) notai, forse ormai davvero preso dalla suggestione, una certa somiglianza con questo ritratto.
In ogni caso non so davvero cosa sia o cosa credere, ripeto che sono ateo e che non credo neanche a quello che vedo...lascio a voi i commenti.
FONTE: http://creepypasta.forumcommunity.net/?t=54411553
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