Consumi a minimi storici, tagli sulla spesa al supermercato e sulle vacanze, risparmio forzato sulla benzina. Mentre il Paese "conquista" un altro primato per i livelli stratosferici raggiunti dalla pressione fiscale, le famiglie italiane tirano la cinghia. Dall’inizio delle crisi economica alla fine del 2012 l’indebitamento delle famiglie è infatti cresciuto di 134 miliardi, pari a un aumento percentuale del 36,5. Secondo quanto emerge dallo studio pubblicato dalla Cgia di Mestre, in termini assoluti ha toccato quota 501,58 miliardi di euro, anche se va evidenziato che la punta massima registrata in questi ultimi anni è stata raggiunta alla fine del 2011, con 506,2 miliardi di euro.
L’indebitamento medio delle famiglie italiane è di 19.387 euro. Le province più esposte con il sistema bancario sono quelle lombarde: al primo posto troviamo Lodi che segna un indebitamento medio di 27.831 euro a famiglia. Una vera e propria spada di Damocle che pende sul futuro di ogni nucleo familiare che si vede costretto, quotidianamente, a fare i conti con i propri pesantissimi debiti contratti negli anni della crisi economica.
E, se si scorgono i dati, la maggior parte delle province della Lombardia e del Belpaese. Nella classifica stilata dagli artigiani di Mestre seguono infatti Monza-Brianza (27.628 euro), Milano (27.407 euro) e Varese (25.968 euro). Niente a che vedere con gli importi che caratterizzano le realtà provinciali meno esposte con il sistema bancario: Vibo Valentia (9.094 euro), Enna (8.551 euro) e l’Ogliastra (8.408 euro). Per indebitamento medio delle famiglie consumatrici italiane s'intende quello originato dall’accensione di mutui per l’acquisto di una abitazione, dai prestiti per l’acquisto di auto o moto e in generale di beni mobili, dal credito al consumo, dai finanziamenti per la ristrutturazione di beni immobili.
L’indebitamento medio delle famiglie italiane è di 19.387 euro. Le province più esposte con il sistema bancario sono quelle lombarde: al primo posto troviamo Lodi che segna un indebitamento medio di 27.831 euro a famiglia. Una vera e propria spada di Damocle che pende sul futuro di ogni nucleo familiare che si vede costretto, quotidianamente, a fare i conti con i propri pesantissimi debiti contratti negli anni della crisi economica.
E, se si scorgono i dati, la maggior parte delle province della Lombardia e del Belpaese. Nella classifica stilata dagli artigiani di Mestre seguono infatti Monza-Brianza (27.628 euro), Milano (27.407 euro) e Varese (25.968 euro). Niente a che vedere con gli importi che caratterizzano le realtà provinciali meno esposte con il sistema bancario: Vibo Valentia (9.094 euro), Enna (8.551 euro) e l’Ogliastra (8.408 euro). Per indebitamento medio delle famiglie consumatrici italiane s'intende quello originato dall’accensione di mutui per l’acquisto di una abitazione, dai prestiti per l’acquisto di auto o moto e in generale di beni mobili, dal credito al consumo, dai finanziamenti per la ristrutturazione di beni immobili.