Un ragazzino di 12 anni è stato preso a pugni e picchiato dall'autista dell'autobus con il quale stava tornando a casa, a Treviso, dopo l'ultimo giorno di scuola. A quanto pare a innescare la violenza sarebbero state ragioni di razzismo: il giovane infatti – pur essendo nato in Italia – ha genitori romeni, che a seguito della vicenda si sono affidati ad un legale ed hanno denunciato l'autista, dipendente di una ditta privata che ha in appalto il servizio dal comune, per lesioni e minacce con l'aggravante dell'odio razziale.
Ma cosa è successo esattamente? I ragazzi – comprensibilmente eccitati per l'ultimo giorno di scuola – hanno probabilmente fatto parecchia confusione nell'autobus. A un certo punto il dodicenne dopo una brusca frenata è caduto sulle spalle dell'autista del mezzo, che in tutta risposta ha sferrato al giovane un fortissimo pugno sulla schiena. Non contento lo ha preso per il collo, trascinato fuori dall'autobus e ha avvicinato il viso del 12enne al radiatore incandescente, condendo il tutto con frasi come “Ti brucio la faccia romeno di m…”. Quando è tornato alla guida dell'autobus prima di ripartire si è rivolto agli altri ragazzi minacciando: “Il primo che parla lo ammazzo”.