Le piaceva il nuoto, ma nel nuoto ha trovato la morte.
Si chiamava Vittoria Castellini, aveva 49 anni, era sposata e madre di due figli, la donna travolta e uccisa venerdì da uno yacht mentre stava nuotando vicino a Camogli, in provincia di Genova. Ci sono volute quasi 24 ore per concludere il riconoscimento del corpo.I carabinieri e la Capitaneria di Porto sono riusciti a risalire alla sua identità solo dopo avere trovato una borsa con le sue cose sulla spiaggia dei Frati di Recco, in cui erano contenute le chiavi della sua auto. Residente in una frazione di Sori. Appassionata di nuoto, partecipava spesso a gare agonistiche e si fermava spesso a fare un bagno dopo il lavoro, prima di rientrare a casa. Così ha fatto venerdì sera: stava nuotando in una zona poco lontana dalla riva, tra Camogli e Recco, quando è stata investita da un grosso yacht, lungo circa 10 metri. Prima di essere travolta, a quanto pare, avrebbe tentato di segnalare la propria presenza in acqua. Ma è stato tutto inutile. L'imbarcazione l'ha centrata in pieno, secondo quanto si apprende tagliandole di netto la testa. L'incidente sarebbe avvenuto nella zona davanti a Mulinetti, tra la spiaggia dei genovesi e il ristorante la Rosa. Al timone del motoscafo non c'era il proprietario della barca, ma uno skipper di Camogli 40enne. Sentito in serata, l'uomo ha riferito di non essersi accorto di niente. «Non ho visto nulla - avrebbe detto - non mi sono accorto di alcun incidente». Resta ancora da chiarire se la donna sia stata investita in una zona dove il motoscafo poteva navigare - vale a dire oltre i 200 metri dalla costa - o in un punto vietato. Del caso si stanno occupando la Capitaneria del porto e i carabinieri.
Si chiamava Vittoria Castellini, aveva 49 anni, era sposata e madre di due figli, la donna travolta e uccisa venerdì da uno yacht mentre stava nuotando vicino a Camogli, in provincia di Genova. Ci sono volute quasi 24 ore per concludere il riconoscimento del corpo.I carabinieri e la Capitaneria di Porto sono riusciti a risalire alla sua identità solo dopo avere trovato una borsa con le sue cose sulla spiaggia dei Frati di Recco, in cui erano contenute le chiavi della sua auto. Residente in una frazione di Sori. Appassionata di nuoto, partecipava spesso a gare agonistiche e si fermava spesso a fare un bagno dopo il lavoro, prima di rientrare a casa. Così ha fatto venerdì sera: stava nuotando in una zona poco lontana dalla riva, tra Camogli e Recco, quando è stata investita da un grosso yacht, lungo circa 10 metri. Prima di essere travolta, a quanto pare, avrebbe tentato di segnalare la propria presenza in acqua. Ma è stato tutto inutile. L'imbarcazione l'ha centrata in pieno, secondo quanto si apprende tagliandole di netto la testa. L'incidente sarebbe avvenuto nella zona davanti a Mulinetti, tra la spiaggia dei genovesi e il ristorante la Rosa. Al timone del motoscafo non c'era il proprietario della barca, ma uno skipper di Camogli 40enne. Sentito in serata, l'uomo ha riferito di non essersi accorto di niente. «Non ho visto nulla - avrebbe detto - non mi sono accorto di alcun incidente». Resta ancora da chiarire se la donna sia stata investita in una zona dove il motoscafo poteva navigare - vale a dire oltre i 200 metri dalla costa - o in un punto vietato. Del caso si stanno occupando la Capitaneria del porto e i carabinieri.