BARCELLONA - Finale col bronzo. Per questo nostro Mondiale di nuoto basta e avanza e poi il mitico Greg è un ragazzo d’oro, malgrado occupi il gradino più basso del podio. La sua impresa è sensazionale. Gregorio Paltrinieri da Carpi, casa resa inagibile dal terremoto del 2012 e riaperta solo una settimana fa, vi tornerà con la medaglia di bronzo nei 1.500, la gara più lunga della piscina, dietro il cinese Sun Yang, meno prepotente del solito, e il canadese Cochrane. «Non ci credo, sono senza parole». Greg si scaglia contro chi lo ha criticato (e con lui il suo tecnico, Stefano Morini detto «il Moro») perché nuota male e vira peggio. «Hanno esagerato, ho letto parole brutte».
C’è rimasto male, questo ragazzo emiliano emigrato al centro federale di Ostia per studiare il mezzofondo con il suo sodale Gabriele Detti, nipote di Morini e soprannominato, appunto, «mi nipote». Greg dice «è un sogno», ma lui ci ha creduto, nonostante in questo anno, come Federica Pellegrini, abbia nuotato di meno. A differenza di Fede, non per scelta, ma per la maturità e perché è entrato in Polizia, nel gruppo delle Fiamme Oro e ha dovuto andare a scuola anche qua, tiro con la pistola d’ordinanza compreso. Greg è figlio unico, avrà 19 anni a settembre e ora si può allenare con costanza, è già migliorato, ha ancora margini. Ha coraggio. Voleva giocare a basket (ma nella Nba), ora le soddisfazioni le prende nel nuoto.
Ferma il cronometro a 14’45"37, nuovo record italiano, ben al di sotto di quello di Federico Colbertaldo (14’48"28), stabilito a Roma 2009, con il costume gommato. Ha perso 350 chilometri (di allenamento), da Londra a qui, ma non l’entusiasmo, la felicità e, soprattutto, la positività di chi non si ferma mai, neanche davanti alle avversità. «Ho pensato, quando ero sui blocchi, che partivamo tutti alla pari». Greg chiude il Mondiale 2013. Il nuoto ha due medaglie in più che a Londra 2012. Questa e l’argento della Pellegrini nei 200 sl. Non c’è da darsi alla pazza gioia, ma neanche da intonare il de profundis. C’è da lavorare, ma qualcosa si muove e Federica (ultima prova la staffetta mista, squalificata per cambio irregolare, ma che avrebbe fatto il primato italiano) che a poco a poco tornerà a pieno regime dopo questo strano anno sabbatico, promette di lavorare sodo agli ordini di Philippe Lucas. Appuntamento a Berlino, nel 2013, per gli Europei. Nuotando con meno calma.
