Il più potente campo magnetico si trova nella Via Lattea, distante 6.500 anni luce dal nostro Sistema Solare, il più potente campo magnetico mai osservato nell'universo. Lo ha scoperto e descritto sulla rivista Nature il gruppo italiano coordinato dall'astrofisico Andrea Tiengo, della Scuola Superiore Universitaria Iuss di Pavia e ricercatore dell'Istituto di Astrofisica (Inaf). Fra gli autori il presidente dell'Inaf, Giovanni Bignami, professore ordinario di astronomia allo Iuss.
''E' la scoperta che stavamo aspettando da molto tempo'', ha detto Tiengo. E' infatti la prima volta in assoluto che viene osservato direttamente il campo magnetico generato da un oggetto cosmico bizzarro come una magnetar.
Le magnetar sono stelle di neutroni estremamente dense, generate quando stelle molto più grandi del Sole giungono al termine della loro vita e collassano.
Finanziata da Inaf e Agenzia Spaziale Italiana (Asi), la ricerca è stata condotta in collaborazione con universita' di Padova, University College di Londra, Laboratorio di astrofisica interdisciplinare del francese Cea (Commissariat à l'énergie atomique et aux énergies alternatives) e Istituto di Scienze dello Spazio (Ice) di Barcellona.
La magnetar, osservata con l'aiuto della vista ai raggi X del telescopio spaziale XMM-Newton dell'Agenzia Spaziale Europea (Esa), si chiama SGR 0418+5729, si trova a 6.500 anni luce dal Sistema Solare e genera un campo magnetico milioni di miliardi di volte superiore a quello terrestre.
E' emerso infine che la superficie della stella non è uniforme e che in alcune zone il campo magnetico diventa più intenso. Un aspetto, questo, fondamentale perchè la presenza di più campi magnetici di diversa intensità nella stessa stella è ritenuta una delle principali cause delle esplosioni cosmiche, proprio come accade con le eruzioni tipiche del nostro Sole.