Aumentano i furti di rame e a pagarne i costi sono anche i normali cittadini. Lo scorso anno hanno provocato 124 giorni di ritardi per chi va in treno, mille chilometri di linee elettriche sparite e quindi giorni e giorni senza corrente elettrica anche per interi paesi. Ieri sono stati presentati i dati aggiornati dell’Osservatorio Nazionale dei Furti di Rame, e le cifre descrivono un fenomeno dai contorni preoccupanti. I furti in Italia nei primi sei mesi del 2013 sono stati 11.040, il 12,1% in più rispetto ai primi sei mesi del 2012. Ma sono anche aumentate le denunce del 41% (2720 denunciati) e il 36,7% in più sono stati arrestati (1631 persone). Il problema esiste ed è sempre più serio, quindi, ma è anche sempre più imponente lo schieramento di forze per contrastarlo. Diminuiscono infatti i furti lungo la rete ferroviaria, la più appetita, dove si trova il rame più pregiato: nei primi dieci mesi del 2013 i furti sono stati 1673, l’1,8% in meno dei 1703 del 2012. A calare però sono solo i furti nei depositi dove il materiale viene stoccato. Nell’ultimo triennio 2011-2013 il Gruppo Fs Italiane ha stimato danni pari quasi a 31 milioni di euro, di cui circa 12 milioni per i costi degli interventi necessari al ripristino della circolazione.
Le regioni più colpite nel 2012 sono state: Lombardia, Puglia, Sicilia, Campania, Lazio, Piemonte, Toscana, Emilia Romagna, Veneto e Sardegna. Ma sono anche le regioni dove sono stati più evidenti gli effetti delle azioni delle forze dell’ordine. Nel Lazio, ad esempio, il numero delle persone denunciate e/o arrestate nel 2012, rispetto al precedente anno, segna un incremento del 48%, in Sicilia del 38,7%, in Emilia Romagna del 65%, in Toscana del 4,5%, in Veneto del 21,2% e in Calabria del 79,5%.
Non basta e Alessandro Pansa, capo della Polizia, chiede aiuto: «Le aziende che lo producono e quelle che lo acquistano devono dotarsi di codici comportamentali e sistemi di tracciabilità del prodotto». Mauro Moretti, amministratore delegato delle Fs, ha ricordato che le principali vittime dei furti sono i pendolari: i furti avvengono di notte creando difficoltà soprattutto alla circolazione del mattino presto. Moretti chiede maggiori «interventi di repressione» usando anche la normativa sullo stalking, che si intervenga sulle organizzazioni criminali più che sui ladri e ha annunciato che si sta sperimentando «l’imbrattamento dei tubi di rame in modo che non sia poi conveniente ripulirli per rivenderli». Da qualche mese sono state anche inasprite le pene. «Io sono ottimista – assicura Marco Napoli, dirigente della squadra di Polizia Giudiziaria del compartimento Polfer di Roma – il nostro lavoro di intelligence e di prevenzione sta dando i suoi frutti»
Le regioni più colpite nel 2012 sono state: Lombardia, Puglia, Sicilia, Campania, Lazio, Piemonte, Toscana, Emilia Romagna, Veneto e Sardegna. Ma sono anche le regioni dove sono stati più evidenti gli effetti delle azioni delle forze dell’ordine. Nel Lazio, ad esempio, il numero delle persone denunciate e/o arrestate nel 2012, rispetto al precedente anno, segna un incremento del 48%, in Sicilia del 38,7%, in Emilia Romagna del 65%, in Toscana del 4,5%, in Veneto del 21,2% e in Calabria del 79,5%.
Non basta e Alessandro Pansa, capo della Polizia, chiede aiuto: «Le aziende che lo producono e quelle che lo acquistano devono dotarsi di codici comportamentali e sistemi di tracciabilità del prodotto». Mauro Moretti, amministratore delegato delle Fs, ha ricordato che le principali vittime dei furti sono i pendolari: i furti avvengono di notte creando difficoltà soprattutto alla circolazione del mattino presto. Moretti chiede maggiori «interventi di repressione» usando anche la normativa sullo stalking, che si intervenga sulle organizzazioni criminali più che sui ladri e ha annunciato che si sta sperimentando «l’imbrattamento dei tubi di rame in modo che non sia poi conveniente ripulirli per rivenderli». Da qualche mese sono state anche inasprite le pene. «Io sono ottimista – assicura Marco Napoli, dirigente della squadra di Polizia Giudiziaria del compartimento Polfer di Roma – il nostro lavoro di intelligence e di prevenzione sta dando i suoi frutti»