È rimasta incinta a 17 anni. Quel bambino non poteva tenerlo, così ha deciso di metterlo in vendita su Facebook per cento euro. Succede in Cile, dove la minorenne Veronica Carrera Chaparro è rimasta incinta lo scorso febbraio di un coetaneo. Nonostante il padre del bambino si fosse dichiarato disponibile a contribuire al mantenimento, la famiglia della ragazza le ha imposto di abortire, dare il neonato in adozione o venderlo. Così la giovane di Mapù, nei pressi di Santiago, ha messo su Facebook l'annuncio della vendita, che ha suscitato l'interesse di due diverse coppie.
"L'affare" se lo era aggiudicato una coppia di Punte Alto, che avrebbe provveduto alle spese del parto, avvenuto il 4 novembre, e dato alla madre naturale 60mila pesos, circa cento euro. Ancor prima che la "transazione" fosse conclusa, il fatto ha attirato l'attenzione della polizia, che ha arrestato tutte le persone coinvolte nella vicenda. Resta, però, una situazione di vuoto legislativo per casi simili, come ha spiegato il giudice Ernesto Silva: "È un caso grave. Il problema è che il caso non è contemplato nella nostra legislazione come delitto dell’offrire attraverso internet la consegna di un neonato, anche se in cambio si richieda una compensazione economica". (Il Mattino)
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