Il buon esempio? Arriva dal basso. Per esempio, dai piccoli comuni, come quello di Gagliole (Macerata), il cui sindaco Riccioni ha deciso di rinunciare all'indennità per sostenere il welfare, o quello di Villaurbana in provincia di Oristano, Antonello Garau, che ha fatto lo stesso per permettere la realizzazione della piscina comunale, assieme alla sua giunta e ai consiglieri di maggioranza.
“Era la mia promessa già dalla campagna elettorale", ha spiegato intervistato da Fanpage.it. "Il mio paese dista una quarantina di chilometri dal mare e nel 2011, all’inizio del mio secondo mandato, ho pensato di rinunciare all’indennità per poter realizzare una piscina per i bambini”. Si tratta di circa 125mila euro con i quali è stato acceso un mutuo e costruita la piscina per i più piccoli residenti del paese.
“Durante il mio primo mandato", ha proseguito Garau, "abbiamo realizzato il parco eolico più grande d’Italia, riuscendo a portare nelle casse del Comune 300mila euro che abbiamo impiegato nel sociale. Quest’anno, poi, abbiamo costruito un parco fotovoltaico e anche da qui potremo ricavare risorse da reinvestire per la comunità”. Il segreto, secondo il Primo Cittadino, starebbe tutto "nell’amministrare con trasparenza". "In questo modo", ha esplicato, "nei piccoli comuni si possono addirittura ridurre le tasse. Noi non facciamo pagare l’Imu sulla prima casa a nessuno e abbiamo ridotto la Tares del 50 per cento, proprio grazie al parco fotovoltaico”.
"La politica non può continuare a essere solo interesse personale", ha dunque concluso. "Mi ritengo una persona fortunata, mi ritengo appagato e mi piacerebbe restituire un po’ di quello che la mia comunità mi ha dato per chi ha più bisogno. Questo è il motivo per il quale ho deciso di rinunciare all’indennità". (ArticoloTre.com)
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