Quando la polizia pubblica le foto dei ricercati sui social network, auspica sempre una elevata condivisione in rete in modo che sia più facile raggiungere chi potrebbe avere informazioni. Ma non si aspetta certo che sia il ricercato stesso a condividere la foto: eppure è quello che è successo nel caso del trentacinquenne Anthony James Lescowitch, ricercato per aggressione e per altri reati.
Solo pochi minuti dopo che gli agenti avevano condiviso la foto dell’uomo sul profilo facebook della stazione di polizia locale, Lescowitch ha condiviso a sua volta la foto segnaletica.
Gli agenti hanno allora deciso di tentare la cattura attraverso la strada “social” a cui l’uomo non sembrava sapere resistere. Un’agente ha contattato l’uomo tramite Facebook, fingendosi una bella donna interessata a conoscerlo e ad avere un appuntamento con lui.
Meno di un’ora dopo l’uomo aveva risposto, accettando di incontrare la donna. All’appuntamento però ha trovato gli agenti di polizia, che lo hanno arrestato.
Solo pochi minuti dopo che gli agenti avevano condiviso la foto dell’uomo sul profilo facebook della stazione di polizia locale, Lescowitch ha condiviso a sua volta la foto segnaletica.
Gli agenti hanno allora deciso di tentare la cattura attraverso la strada “social” a cui l’uomo non sembrava sapere resistere. Un’agente ha contattato l’uomo tramite Facebook, fingendosi una bella donna interessata a conoscerlo e ad avere un appuntamento con lui.
Meno di un’ora dopo l’uomo aveva risposto, accettando di incontrare la donna. All’appuntamento però ha trovato gli agenti di polizia, che lo hanno arrestato.