E' capitato a tutti di dimenticare di aggiornare il proprio sistema operativo con un antivirus efficace e improvvisamente venire sommersi da virus, malware e pop up che bloccano ogni comando del nostro computer. Bene, pensate questa cosa in grande, molto in grande. Pensate cosa potrebbe accadere se all'improvviso il sistema operativo utilizzato dagli sportelli bancomat non venisse più aggiornato. Un vero disastro, molto pericolso.
Bisogna correre ai ripari allora, perchè dal prossimo 8 aprileMicrosoft non fornirà più alcun tipo di supporto per l'aggiornamento e la protezione di Windows XP, il sistema operativo più diffuso al mondo. Nato nel 2001, Windows XP è attualmente utilizzato dal 95% dei bancomat e da circa il 40% dei pc privati in tutto il mondo, una percentuale molto elevata ed altamente a rischio tra qualche settimana, quando il sistema potrà subìre i violenti attacchi di hacker e virus.Tra meno di 20 giorni, quindi, il software creato dal gruppo di Bill Gates sarà a rischio collasso, un rischio che si può risolvere semplicemente tramite unaggiornamento.
Ma se per un pc la situazione è semplice, per gli istituti bancarila faccenda si fa più lunga e complicata. Per questo motivo, infatti, Microsoft ha deciso di prolungare fino a luglio 2015 il supporto del suo sistema Antivirus Security Essentials per le banche, una proroga che secondo gli esperti garantirà una maggiore tutela ma non l'immunità totale, soprattutto per quanto riguarda i computer installati negli istituti bancari, più vulnerabili di uno sportello bancomat che ha accesso ad una serie di informazioni più limitata rispetto ad un personal computer di un impiegato di banca, oltre a non avere limitazioni nelle movimentazioni di denaro. Questo non vuol dire però che i rischi per i bancomat non ci sono: secondo il Financial Times i rischi attualmente sono maggiori di quando Microsoft ha interrotto l'assistenza a Windows 95 e 98. Secondo l'agenzia di stampa Reuters molte grandi società al top - come ad esempio Jp Morgan - stanno pensando di correre ai ripari stipulando accordi con Microsoft in modo da garantirsi costantemente aggiornamenti di sicurezza e tutelarsi, un accordo che costerà a queste società milioni di euro. E sei tecnici della società con sede a Redmond continuano a rassicurare i propri clienti - ieri il direttore della sicurezza dei computer di Microsoft Timothy Rains ha dichiarato sul FT che non ci sono pericoli di hackeraggio - dall'altra molti affermano che la sicurezza dagli attacchi non è garantita al 100%. Lo ha affermato un ricercatore della Allien Vault, Jaime Blasco, affermando che servirebbero sistemi informatici creati appositamente per ogni società, sistemi ad hoc, ma "le aziende lo considerano troppo costoso".
E in Italia? Il rischio c'è anche da noi, ma a rassicurarci sono i dati provenienti gli istituti italiani in materia di sicurezza digitale. Nel 2013 sono stati investiti 4,2 miliardi di euro e le previsioni di spesa per il 2014 vanno sullo stesso trend se non meglio: almeno il 50% dei gruppi ha intenzione quest'anno di incrementare gli investimenti in tecnologia, mentre un terzo lascerà il budget Ict uguale a qullo degli anni passati.
Fonte: Yahoo