Social aveva pubblicato intercettazioni compromettenti per il premier.
La Turchia si e' svegliata questa mattina senza 'cinguettii': dando immediato seguito alle minacce del premier islamico Recep Tayyip Erdogan, invischiato negli scandali di corruzione da telefonate compromettenti intercettate e uscite nelle ultime settimane su Twitter, la rete sociale e' stata bloccate durante la notte in tutto il paese.
"Sopprimeremo Twitter. Non mi interessa quello che potrà dire la comunità internazionale" aveva gridato ieri ad un comizio a Bursa il 'sultano' di Ankara, al potere da 12 anni. "Vedranno cosi la forza della Turchia", aveva aggiunto. Nella notte l'autorità delle telecomunicazioni turca Btk, cui una legge sul controllo di internet del mese scorso - definita 'legge bavaglio' dall'opposizione - ha dato poteri straordinari, ha bloccato l'accesso a Twitter. Un fatto senza precedenti nel paese. Secondo Hurriyet online la Btk ha indicato di essersi ispirata a tre sentenze giudiziarie e ad una decisione del procuratore generale di Istanbul. Dopo l'esplosione della tangentopoli del Bosforo che coinvolge decine di personalità del regime, Erdogan ha rimosso migliaia di poliziotti e centinaia di magistrati, fra cui i responsabili delle inchieste sulla corruzione.
Il presidente Gul non approva blocco di Twitter e il vicepremier aggira il divieto pubblicando sulla rete il programma di lavoro della giornata (Ansa)
"Sopprimeremo Twitter. Non mi interessa quello che potrà dire la comunità internazionale" aveva gridato ieri ad un comizio a Bursa il 'sultano' di Ankara, al potere da 12 anni. "Vedranno cosi la forza della Turchia", aveva aggiunto. Nella notte l'autorità delle telecomunicazioni turca Btk, cui una legge sul controllo di internet del mese scorso - definita 'legge bavaglio' dall'opposizione - ha dato poteri straordinari, ha bloccato l'accesso a Twitter. Un fatto senza precedenti nel paese. Secondo Hurriyet online la Btk ha indicato di essersi ispirata a tre sentenze giudiziarie e ad una decisione del procuratore generale di Istanbul. Dopo l'esplosione della tangentopoli del Bosforo che coinvolge decine di personalità del regime, Erdogan ha rimosso migliaia di poliziotti e centinaia di magistrati, fra cui i responsabili delle inchieste sulla corruzione.
Il presidente Gul non approva blocco di Twitter e il vicepremier aggira il divieto pubblicando sulla rete il programma di lavoro della giornata (Ansa)