La percentuale di persone insonni è aumentata del 50 per cento e l’80 percento. A dimostrarlo è stata una ricerca promossa dagli psicologi di Hertfordshire, che ne hanno ricondotto le cause proprio agli smartphone ed ai tablet che, posti in standby nelle vicinanze del letto, possono causare pericolosi disturbi nel sonno.
Un problema con gravi conseguenze
Lo studio è stato realizzato su un campione di 2149 adulti ed il risultato è stato senza ombra di dubbio chiaro: i più insonni sono proprio i più giovani, che non solo utilizzano con frequenza i dispositivi tecnologici nell’intero arco della giornata, ma lo fanno anche poco prima di addormentarsi, per poi riporli sul comodino accanto al letto senza spegnerli.
Nonostante in molti siano convinti che sfogliare un sito web o accedere ad un social network poco prima di dormire possa essere un’attività rilassante, in realtà è tutto l’opposto: la velocità con la quale si ricevono i messaggi e la moltitudine di informazioni alle quali si ha accesso tramite i dispositivi mobili, sono di certo poco adatti al relax che potrebbe introdurre una buona dormita.
Inoltre, uno studio condotto dai ricercatori del Rensselaer Polytechnic Institute ha dimostrato che un uso continuato di un tablet retroilluminato va ad alterare la normale produzione di melatonina, l’ormone del sonno, con effetti negativi sul ritmo del corpo umano. Inizialmente effettuato utilizzando computer e TV da 70 pollici, lo studio non ha dimostrato nessuna alterazione della produzione della melatonina portando i ricercatori a concentrarsi sui tablet, non solo perchè questi emettono radiazioni ottiche capaci di alterare o arrestare la produzione dell’ormone, ma anche perché sono spesso utilizzati per ore ad una distanza ravvicinata.
“Il problema principale dei tablet e degli schermi dei computer, e in scala minore delle TV” - ha spiegato la Dr.ssa Mariana Figueiro del Lighting Research Center - “E’ che il dispositivo è posizionato ad una distanza ravvicinata dagli occhi, quindi la luce che arriva alla parte posteriore dell’occhio, parte importante per il ciclo circadiano, aumenta sensibilmente vista la prossimità della sorgente.”
Quello dell’insonnia da smartphone e tablet è un problema sottovalutato da molti che, nella peggiore delle ipotesi, potrebbe addirittura aumentare il rischio di patologie come il diabete, gli attacchi cardiaci, l’aumento di peso o addirittura i tumori.
Le cure dell’insonnia da smartphone e tablet
Il consiglio degli esperti è quindi quello di regolare la luminosità dei dispositivi mobili in ambienti e condizioni notturne, oltre a quello di disabilitare – almeno di notte - i led di notifica in tutti i dispositivi elettronici che si trovano nella stanza in cui si dorme.
La precauzione migliore a questo problema di insonnia però, è la più drastica di tutte: spegnere totalmente smartphone e tablet due ore prima del riposo, in modo da essere certi di evitare i danni subdoli e superficialmente inesistenti che inducono tutti i dispositivi tecnologici ad una sana e rienergizzante dormita.
Un problema con gravi conseguenze
Lo studio è stato realizzato su un campione di 2149 adulti ed il risultato è stato senza ombra di dubbio chiaro: i più insonni sono proprio i più giovani, che non solo utilizzano con frequenza i dispositivi tecnologici nell’intero arco della giornata, ma lo fanno anche poco prima di addormentarsi, per poi riporli sul comodino accanto al letto senza spegnerli.
Nonostante in molti siano convinti che sfogliare un sito web o accedere ad un social network poco prima di dormire possa essere un’attività rilassante, in realtà è tutto l’opposto: la velocità con la quale si ricevono i messaggi e la moltitudine di informazioni alle quali si ha accesso tramite i dispositivi mobili, sono di certo poco adatti al relax che potrebbe introdurre una buona dormita.
Inoltre, uno studio condotto dai ricercatori del Rensselaer Polytechnic Institute ha dimostrato che un uso continuato di un tablet retroilluminato va ad alterare la normale produzione di melatonina, l’ormone del sonno, con effetti negativi sul ritmo del corpo umano. Inizialmente effettuato utilizzando computer e TV da 70 pollici, lo studio non ha dimostrato nessuna alterazione della produzione della melatonina portando i ricercatori a concentrarsi sui tablet, non solo perchè questi emettono radiazioni ottiche capaci di alterare o arrestare la produzione dell’ormone, ma anche perché sono spesso utilizzati per ore ad una distanza ravvicinata.
“Il problema principale dei tablet e degli schermi dei computer, e in scala minore delle TV” - ha spiegato la Dr.ssa Mariana Figueiro del Lighting Research Center - “E’ che il dispositivo è posizionato ad una distanza ravvicinata dagli occhi, quindi la luce che arriva alla parte posteriore dell’occhio, parte importante per il ciclo circadiano, aumenta sensibilmente vista la prossimità della sorgente.”
Quello dell’insonnia da smartphone e tablet è un problema sottovalutato da molti che, nella peggiore delle ipotesi, potrebbe addirittura aumentare il rischio di patologie come il diabete, gli attacchi cardiaci, l’aumento di peso o addirittura i tumori.
Le cure dell’insonnia da smartphone e tablet
Il consiglio degli esperti è quindi quello di regolare la luminosità dei dispositivi mobili in ambienti e condizioni notturne, oltre a quello di disabilitare – almeno di notte - i led di notifica in tutti i dispositivi elettronici che si trovano nella stanza in cui si dorme.
La precauzione migliore a questo problema di insonnia però, è la più drastica di tutte: spegnere totalmente smartphone e tablet due ore prima del riposo, in modo da essere certi di evitare i danni subdoli e superficialmente inesistenti che inducono tutti i dispositivi tecnologici ad una sana e rienergizzante dormita.