Si sa: in tempi di crisi bisogna spremersi le meningi e trovare un'idea originale da proporre sul mercato. Il newyorkese Robert Samuel ha creato la sua impresa con un’idea di business piuttosto originale, aspettare in coda a pagamento. Per 25 dollari la prima ora, e 10 dollari le mezze ore successive, potete avere qualcuno che aspetta in coda per voi diverse ore prima che apra il negozio con i saldi, o per il lancio del nuovo prodotto.
L’idea è venuta a Robert qualche tempo fa, quando era in coda per comprare il nuovo iPhone 5 e un tizio gli ha offerto 325 dollari per comprare il suo posto in fila: lì si è reso conto che si poteva guadagnare con la paura di molti newyorkesi di perdersi l’ultimo modello o di non riuscire ad entrare a vedere uno spettacolo di cui parlano tutti. La domanda è talmente alta che Robert ha assunto sette persone a lavorare per lui ad aspettare in coda, e del resto un aiuto è necessario anche quando i posti da riservare sono più d’uno, specie nel caso di spettacoli o mostre: “Se vuoi venire con un’amica, va bene: basta che mi dicano quante persone saranno. Se arriveranno quattro persone, allora dobbiamo essere in quattro”, spiega il neo-imprenditore.
Robert spiega che le altre persone in coda non si arrabbiano quando scambia il posto con la persona che ha richiesto i suoi servizi: “Era una delle mie più grandi paure. Ma mentre sei lì in coda è il momento perfetto per spiegare cosa fai: ‘Sono un aspettatore professionista, questo è il mio biglietto da visita. Posso fare la fila al posto tuo ai prossimi saldi o quando usciranno quelle scarpe nuove’”, continua, osservando che del resto alle persone in coda dietro di lui non cambia niente dato che il numero di persone in coda rimane identico. Robert ha anche raccontato cosa succede quando qualcuno in fila deve andare in bagno (un problema concreto, di fronte a code che possono superare facilmente le 5-6 ore): “C’è una completa lealtà tra chi è in coda. Nella mia esperienza non è mai stato un problema. Nessuno dirà ‘Muovi un piede e perdi il tuo posto’. Io dico solo ‘Vado in bagno’, e trovo lo Starbucks più vicino, e quando torno gli porto un caffè o qualcosa”. (Notizie.DelMondo.info)
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