Su Twitter gli utenti fantasma sono quasi la metà. Secondo Twopcharts quasi la metà degli iscritti, il 44%, non ha mai inviato un tweet. Solo il 13% ha scritto almeno un centinaio di tweet. Il microblog di San Francisco ha una potenza di fuoco ancora inespressa. Gli account sono più di 970 milioni. Per Twitter, stando a dati ufficiali dell'ultimo trimestre del 2013, gli utenti 'attivì sono 241 milioni. Twitter definisce l'utente come 'attivo' anche se non produce contenuti, basta che abbia accesso alla piattaforma almeno una volta al mese. Il rapporto Twopcharts non è in grado di monitorare quanti utenti accedono al proprio account ma individua solo l'invio di tweet o gli eventuali retweet (cioè la condivisione dei contenuti di altri).
Il 30% degli utenti di Twitter ha inviato da uno a 10 cinguettii. In base all'analisi la fetta più interattiva cioè quella che ha scritto almeno un centinaio di tweet, è pari solo al 13% degli iscritti. Il microblog non commenta dati di terze parti, ma negli ultimi mesi è stato impegnato in un profondo restyling della piattaforma che ha 'preso in prestito' diversi elementi, grafici ma non solo, da altri social, Facebook in testa. Da quest'ultimo ha mutuato i 'tag' nelle foto, le notifiche delle interazioni sul computer e il look della pagina del profilo personale degli utenti con la foto copertina larga e quella del profilo piccola a sinistra. Un modo forse per attirare un numero maggiore di utenti e in un ambiente più familiare.
Il primo prototipo di Twitter venne creato a San Francisco nel marzo 2006 da Jack Dorsey, Evan Williams e Biz Stone e fu utilizzato come servizio di comunicazione interna per i dipendenti del sito internet Odeo.com. La versione aperta al pubblico fu lanciata il 15 luglio dello stesso anno. Nel 2012 Twitter ha raggiunto i 500 milioni di iscritti e nel 2013 è stato collocato in borsa. (Il Messaggero)
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