Proteggere bambini, donne e anziani sfruttati e abbandonati
Una grande folla, almeno 150mila persone, si è radunata in Piazza San Pietro per la messa del giorno di Pasqua, celebrata da papa Francesco. Nel messaggio pasquale Urbi et Orbi il Pontefice ha lanciato un forte appello a 'sconfiggere la piaga della fame' ed alla pace, con particolare riferimento a Medio Oriente, Ucraina, Siria, Africa e Venezuela.
"Sconfiggere la piaga della fame, aggravata dai conflitti e dagli immensi sprechi di cui spesso siamo complici"è l'auspicio di papa Francesco, che cheide anche di "proteggere gli indifesi, soprattutto i bambini, le donne e gli anziani, a volte fatti oggetto di sfruttamento e di abbandono". Ma anche di "curare i fratelli colpiti dall'epidemia di ebola in Guinea Conakry, Sierra Leone e Liberia, e quelli affetti da tante altre malattie, che si diffondono anche per l'incuria e la povertà estrema".
Il pensiero di Francesco va anche ai migranti: "Conforta coloro che hanno lasciato le proprie terre per migrare in luoghi dove poter sperare in un futuro migliore, vivere la propria vita con dignità e, non di rado, professare liberamente la propria fede", ha detto il Papa. "Consola quanti oggi non possono celebrare la Pasqua con i propri cari perché strappati ingiustamente ai loro affetti, come le numerose persone, sacerdoti e laici, che in diverse parti del mondo sono state sequestrate", ha aggiunto. (Ansa)
Una grande folla, almeno 150mila persone, si è radunata in Piazza San Pietro per la messa del giorno di Pasqua, celebrata da papa Francesco. Nel messaggio pasquale Urbi et Orbi il Pontefice ha lanciato un forte appello a 'sconfiggere la piaga della fame' ed alla pace, con particolare riferimento a Medio Oriente, Ucraina, Siria, Africa e Venezuela.
"Sconfiggere la piaga della fame, aggravata dai conflitti e dagli immensi sprechi di cui spesso siamo complici"è l'auspicio di papa Francesco, che cheide anche di "proteggere gli indifesi, soprattutto i bambini, le donne e gli anziani, a volte fatti oggetto di sfruttamento e di abbandono". Ma anche di "curare i fratelli colpiti dall'epidemia di ebola in Guinea Conakry, Sierra Leone e Liberia, e quelli affetti da tante altre malattie, che si diffondono anche per l'incuria e la povertà estrema".
Il pensiero di Francesco va anche ai migranti: "Conforta coloro che hanno lasciato le proprie terre per migrare in luoghi dove poter sperare in un futuro migliore, vivere la propria vita con dignità e, non di rado, professare liberamente la propria fede", ha detto il Papa. "Consola quanti oggi non possono celebrare la Pasqua con i propri cari perché strappati ingiustamente ai loro affetti, come le numerose persone, sacerdoti e laici, che in diverse parti del mondo sono state sequestrate", ha aggiunto. (Ansa)