Una nuova città sorgerà nell'Anatolia meridionale, in Turchia. Il centro urbano accoglierà 200mila abitanti, vicino a Gaziantep. La peculiarità del progetto è la modalità con cui saranno riscaldati e raffreddati gli edifici: bruciando i gusci dei pistacchi. Un lavoro svolto dalle centrali a biomasse, che permetteranno una produzione di energia pulita e quasi illimitata. La Turchia infatti è il terzo produttore mondiale di pistacchi.
La nuova città, di cui non si conosce ancora il nome, rappresenterà un modello di urbanizzazione a basso impatto ambientale. Il progetto prevede una climatizzazione degli edifici attraverso i gusci dei pistacchi, grazie alle centrali elettriche a biomasse. La materia prima non manca, la Turchia nel 2013 ha esportato 6800 tonnellate di questo frutto. Una risorsa alimentare, ma anche energetica quindi.
La città si svilupperà vicino a Gaziantep, nei pressi del confine con la Siria, su una superficie di 3200 ettari. Gli studi preliminari sono stati affidati alla società francese Burgeap. Il nuovo insediamento si servirà quasi interamente di energie pulite: le frazioni organiche saranno alternate a pannelli fotovoltaici e ad un sistema per la raccolta delle acque piovane dotato di griglie speciali per il recupero. (Tgcom24)
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