Un intero anno scolastico trascorso a incassare calci e pugni dai bulli. Una gamba rotta e svariati lividi a provare i maltrattamenti subiti. Un 14enne di Mandello del Lario (Lecco) ha trovato il coraggio di raccontare alla madre quanto accadeva a scuola. E lei non solo ha chiesto all'istituto di prendere provvedimenti, minacciando di denunciare i colpevoli, ma ha anche postato su Facebook le foto che mostrano le vessazioni subite dal figlio. "Negli ultimi mesi era chiuso e taciturno. C'era stato anche un peggioramento del rendimento scolastico - racconta la madre del ragazzo al quotidiano Il Giorno -. Pensavamo fosse un periodo legato all'età. Poi mi ha raccontato tutto quello che stava accadendo".
La scuola media prenderà provvedimenti nei confronti dei colpevoli. La madre della vittima, al momento, ha deciso di non sporgere denuncia: "Non vogliamo rovinare la vita di nessuno ma solo proteggere nostro figlio. Se questa cosa si chiude con adeguati provvedimenti da parte della scuola non chiederemo l'intervento delle forze dell'ordine". A convincere il 14enne a vuotare il sacco raccontando alla mamma le umiliazioni subite nei mesi precedenti è stato l'ultimo episodio: i suoi compagni lo hanno chiuso in una doccia e gli hanno gettato litri d'acqua addosso. In precedenza lo avevano più volte picchiato con calci e pugni, tanto da causargli tanti lividi, fotografati dalla madre e postati sul social network, e persino lo spostamento della tibia.
"Non vogliamo trasformarci da vittime in carnefici, non vogliamo che i ragazzi finiscano davanti al Tribunale dei Minori. Ma vogliamo che le istituzioni scolastiche prendano provvedimenti affinché cose del genere non abbiano a ripetersi", conclude la mamma dello studente. Intervistato da lecconotizie.com, il preside della scuola media di Mandello, Renato *******, ha assicurato il massimo impegno per arginare la piaga del bullismo: "Stiamo già prendendo dei provvedimenti nei confronti dei responsabili di queste azioni. Interverremo sui singoli, ma anche sull’intera classe in termini educativi. Sono fatti spiacevoli, che non dovrebbero accadere". (TgCom24)
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