La parola d'ordine è repetita iuvant: perchè per imparare una parola sconosciuta basta ripeterla 160 volte. Lo ha dimostrato un team di ricercatori dell'Università di Cambridge, secondo i quali basta ripetere un nuovo vocabolo per "14 minuti, tempo sufficiente perché il cervello non distingua più le nuove parole da quelle vecchie".
Nel corso della ricerca, pubblicata sul Journal of Neuroscience, gli studiosi hanno osservato 16 volontari, registrandone i segnali cerebrali "mentre ascoltavano parole familiari".
Dopo di che gli esperti hanno inventato un termine per l'occasione, proponendone l'apprendimento ai soggetti sotto esame. "All'inizio il cervello doveva fare un duro lavoro per riconoscerlo", spiega Yury Shtyrov, uno degli autori della ricerca.
"Ma dopo 160 ripetizioni effettuate in 14 minuti - aggiunge lo specialista - le nuove tracce della memoria erano indistinguibili dalle altre. Questo suggerisce che per praticare una nuova lingua basta ascoltarla".
E infine Shtyrov fa anche sapere che lo studio potrà essere utile per gli effetti dell'ictus sul linguaggio. "La riabilitazione potrebbe essere più veloce se ci si concentra sul ricreare il prima possibile le connessioni neurali associate alle parole".