Il tedesco della Mercedes precede il compagno e Ricciardo (3°) e torna leader del mondiale. Ferrari ai piedi del podio con Fernando e sfortunata con Raikkonen, tamponato da una Marussia, doppiata, in regime di safety car quando era 3° e poi 12° dopo una collisione con Magnussen
Il botto della prima curva che in molti attendevano con un’eccitazione quasi morbosa non c’è stato, ma che tra Nico Rosberg e Lewis Hamilton sia tornata la pace è tutt’altro che vero. Anzi. La guerra ufficialmente scoppiata sul finire delle qualifiche di sabato, quando andando lungo al Mirabeau Rosberg ha “protetto” la sua pole position impedendo al compagno di provare a batterlo al fotofinish, non si è assolutamente placata. Nel briefing di sabato pomeriggio, e poi ancora questa mattina, Hamilton ha rifiutato le scuse del compagno e ha anche risposto picche al tentativo di conciliazione di Niki Lauda e Toto Wolff, i due bracci operativi del team.
La Ferrari, invece, si deve accontentare di accomodarsi ai piedi del podio con Fernando Alonso, ma il protagonista del giorno per la rossa è stato Kimi Raikkonen, bravissimo al via a scavalcare il compagno e Ricciardo e saldamente in zona podio fino a una toccata con una Marussia sulla salita per il Casinò che gli è costata un nuovo pit stop e il crollo delle posizioni: recupero fino al 7°posto e poi contatto al Loews con Magnussen, addio punti.
© Gazzetta dello sport
Il botto della prima curva che in molti attendevano con un’eccitazione quasi morbosa non c’è stato, ma che tra Nico Rosberg e Lewis Hamilton sia tornata la pace è tutt’altro che vero. Anzi. La guerra ufficialmente scoppiata sul finire delle qualifiche di sabato, quando andando lungo al Mirabeau Rosberg ha “protetto” la sua pole position impedendo al compagno di provare a batterlo al fotofinish, non si è assolutamente placata. Nel briefing di sabato pomeriggio, e poi ancora questa mattina, Hamilton ha rifiutato le scuse del compagno e ha anche risposto picche al tentativo di conciliazione di Niki Lauda e Toto Wolff, i due bracci operativi del team.
La Ferrari, invece, si deve accontentare di accomodarsi ai piedi del podio con Fernando Alonso, ma il protagonista del giorno per la rossa è stato Kimi Raikkonen, bravissimo al via a scavalcare il compagno e Ricciardo e saldamente in zona podio fino a una toccata con una Marussia sulla salita per il Casinò che gli è costata un nuovo pit stop e il crollo delle posizioni: recupero fino al 7°posto e poi contatto al Loews con Magnussen, addio punti.
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