Viaggeranno a bordo della navicella Soyuz i due fortunati milionari, di cui non si conoscono i nomi, che hanno acquistato i biglietti per un volo sulla Luna.
Destinazione orbita lunare, con annesso soggiorno sulla Stazione Spaziale Internazionale, il viaggio durerà diciassette giorni. Centodieci milioni di euro a biglietto, parte di questi soldi serviranno alla società Energhia, produttrice della capsula che ha esordito nello spazio nel 1967, per modificare il sistema di navigazione, quello di comunicazione e a rinforzare lo scudo termico che protegge i cosmonauti nelle fasi di rientro nell’atmosfera terrestre. Si dovranno attendere, però, poco meno di tre anni per la partenza: la Soyuz sarà pronta a prendere il volo nel 2017. La capsula russa sarà comandata da un cosmonauta professionista russo che accompagnerà tutti i turisti che saranno disposti ad acquistare i restanti biglietti disponibili per il viaggio lunare.[/size]
A organizzare il viaggio è una società privata americana da tempo impegnata nel turismo spaziale, la Space Adventures, nata nel 1998 e che negli anni ha già inviato verso la Stazione Spaziale sette turisti in otto diverse missioni. Uno di loro, Charles Simonyi, un ingegnere americano di origini ungheresi che lavorava alla Microsoft, ha volato due volte tra il 2007 e il 2009. Il primo turista, nell’aprile del 2001, fu l’americano Dennis Tito, il quale pagò il suo volo di una settimana sulla Iss venti milioni di dollari. La prossima, la cantante inglese Sarah Brightman il cui viaggio è previsto per il settembre del 2015, spenderà circa trent’otto milioni di euro. Ma il viaggio sulla Luna previsto per il 2017 costerà circa tre volte in più perché è molto più complesso: come dicevamo, prevede una sosta sulla Iss (per far ambientare i due turisti allo stato di microgravità) e, una volta acclimatatisi, il distacco dalla Iss e l’aggancio con un modulo motorizzato, lanciato a parte, che spingerà la navetta verso l’orbita lunare.
«Chi sceglierà di partecipare a questa missione vedrà il lato oscuro della Luna illuminato, cosa impossibile dalla Terra visto che la Luna ci mostra sempre la stessa faccia. I viaggiatori potranno poi ammirare l’incredibile spettacolo della Terra che sorge al di sopra della superficie della Luna», dice la Space Adventures. Dunque, quello che sembrava un sogno irrealizzabile, da scene di film di fantascienza e tanto declamato dalla letteratura, sta diventando pura realtà: non solo gli astronauti potranno andare sulla Luna, ma chiunque (sì, ma con in tasca almeno centodieci milioni di euro) di noi lo desideri.
Destinazione orbita lunare, con annesso soggiorno sulla Stazione Spaziale Internazionale, il viaggio durerà diciassette giorni. Centodieci milioni di euro a biglietto, parte di questi soldi serviranno alla società Energhia, produttrice della capsula che ha esordito nello spazio nel 1967, per modificare il sistema di navigazione, quello di comunicazione e a rinforzare lo scudo termico che protegge i cosmonauti nelle fasi di rientro nell’atmosfera terrestre. Si dovranno attendere, però, poco meno di tre anni per la partenza: la Soyuz sarà pronta a prendere il volo nel 2017. La capsula russa sarà comandata da un cosmonauta professionista russo che accompagnerà tutti i turisti che saranno disposti ad acquistare i restanti biglietti disponibili per il viaggio lunare.[/size]
A organizzare il viaggio è una società privata americana da tempo impegnata nel turismo spaziale, la Space Adventures, nata nel 1998 e che negli anni ha già inviato verso la Stazione Spaziale sette turisti in otto diverse missioni. Uno di loro, Charles Simonyi, un ingegnere americano di origini ungheresi che lavorava alla Microsoft, ha volato due volte tra il 2007 e il 2009. Il primo turista, nell’aprile del 2001, fu l’americano Dennis Tito, il quale pagò il suo volo di una settimana sulla Iss venti milioni di dollari. La prossima, la cantante inglese Sarah Brightman il cui viaggio è previsto per il settembre del 2015, spenderà circa trent’otto milioni di euro. Ma il viaggio sulla Luna previsto per il 2017 costerà circa tre volte in più perché è molto più complesso: come dicevamo, prevede una sosta sulla Iss (per far ambientare i due turisti allo stato di microgravità) e, una volta acclimatatisi, il distacco dalla Iss e l’aggancio con un modulo motorizzato, lanciato a parte, che spingerà la navetta verso l’orbita lunare.
«Chi sceglierà di partecipare a questa missione vedrà il lato oscuro della Luna illuminato, cosa impossibile dalla Terra visto che la Luna ci mostra sempre la stessa faccia. I viaggiatori potranno poi ammirare l’incredibile spettacolo della Terra che sorge al di sopra della superficie della Luna», dice la Space Adventures. Dunque, quello che sembrava un sogno irrealizzabile, da scene di film di fantascienza e tanto declamato dalla letteratura, sta diventando pura realtà: non solo gli astronauti potranno andare sulla Luna, ma chiunque (sì, ma con in tasca almeno centodieci milioni di euro) di noi lo desideri.
[size=15]Sonia Carrera
18 giugno 2014