Violato per la prima volta il servizio cloud di Apple: un gruppo di malintenzionati ha rubato una grande mole di dati personali, per riuscire a sbloccare oltre trentamila iPhone e iPad rubati.
A pochissime ore dalla notizia relativa all’attacco hacker nei confronti di eBay, anche iCloud (il servizio cloud-based di Apple) è stato violato. Non era mai successo. A differenza di quanto accade di solito però, questa volta l’attacco dei malintenzionati non aveva il solo scopo di rubare i dati personali degli utenti, ma era mirato per poter rendere possibile una procedura molto remunerativa: lo sblocco degli iPhone e degli iPad rubati, che da quando è stato rilasciato iOS 7 risultano praticamente inutilizzabili se protetti da un codice di sblocco e “Trova il mio iPhone“.
Secondo quanto riferiscono le maggiori aziende di sicurezza informatica, la banda di pirati informatici, chiamata “Doulci” e composta da olandesi e marocchini, sarebbe riuscita a rubare un’enorme mole di dati personali relativi agli utenti della “nuvola” di Apple, tale da riuscire a sbloccare oltre trentamila iPhone e iPad rubati: gli smartphone vengono acquistati per un centinaio di euro tramite una serie di portali dedicati e rivenduti - dopo essere stati sbloccati - ad un prezzo che può variare dai 450 e i 700 euro
E’ la prima volta che un gruppo di hacker riesce a violare il servizio di Apple, che conta oltre quattrocento milioni di utenti in tutto il mondo e oltre a fornire uno spazio online nel quale è possibile salvare qualsiasi tipologia di file, permette da tempo di localizzare i propri dispositivi mobili e fissi, rimuovere tutti i dati dopo un eventuale furto e rendere del tutto inutilizzabile il dispositivo stesso.
Non si hanno notizie ufficiali circa i profili che sono stati violati dai malintenzionati, il consiglio quindi è quello di cambiare la password del proprio account.
A pochissime ore dalla notizia relativa all’attacco hacker nei confronti di eBay, anche iCloud (il servizio cloud-based di Apple) è stato violato. Non era mai successo. A differenza di quanto accade di solito però, questa volta l’attacco dei malintenzionati non aveva il solo scopo di rubare i dati personali degli utenti, ma era mirato per poter rendere possibile una procedura molto remunerativa: lo sblocco degli iPhone e degli iPad rubati, che da quando è stato rilasciato iOS 7 risultano praticamente inutilizzabili se protetti da un codice di sblocco e “Trova il mio iPhone“.
Secondo quanto riferiscono le maggiori aziende di sicurezza informatica, la banda di pirati informatici, chiamata “Doulci” e composta da olandesi e marocchini, sarebbe riuscita a rubare un’enorme mole di dati personali relativi agli utenti della “nuvola” di Apple, tale da riuscire a sbloccare oltre trentamila iPhone e iPad rubati: gli smartphone vengono acquistati per un centinaio di euro tramite una serie di portali dedicati e rivenduti - dopo essere stati sbloccati - ad un prezzo che può variare dai 450 e i 700 euro
E’ la prima volta che un gruppo di hacker riesce a violare il servizio di Apple, che conta oltre quattrocento milioni di utenti in tutto il mondo e oltre a fornire uno spazio online nel quale è possibile salvare qualsiasi tipologia di file, permette da tempo di localizzare i propri dispositivi mobili e fissi, rimuovere tutti i dati dopo un eventuale furto e rendere del tutto inutilizzabile il dispositivo stesso.
Non si hanno notizie ufficiali circa i profili che sono stati violati dai malintenzionati, il consiglio quindi è quello di cambiare la password del proprio account.