Il giro di boa è stata la prova di giovedì, quella diversa da indirizzo a indirizzo. Oggi invece tocca al «quizzone», ultimo scritto prima dell’orale. I 490 mila studenti dell’ultimo anno - ribattezzati #quasimaturi dal Miur su twitter - cominciano a vedere la luce in fondo al tunnel. La prova di oggi sarà la penultima, il traguardo è vicino: fatto l’orale, comincia l’estate. A differenza delle altre due prove, elaborate dal Ministero dell’Istruzione, il terzo scritto è stato preparato ad hoc dalle singole commissioni d’esame: i ragazzi dovranno dimostrare di aver appreso le nozioni base delle materie studiate nel corso dell’ultimo anno. Impropriamente chiamata «quizzone» (non si limita a essere un test a crocette), la prova, che verte su un massimo di 5 discipline, chiede ai candidati di svolgere un elaborato sintetico oppure di rispondere a quesiti a risposta singola o multipla. Potrebbero anche venir chiamati a risolvere problemi scientifici, casi pratici e professionali oppure, secondo gli indirizzi di studio, potrebbero dover realizzare un progetto.
Il regolamento prevede che quesiti e materie, su cui verte lo scritto, non siano svelati prima della prova, anche se talvolta capita che qualche commissione lasci trapelare indizi utili. La prova è strutturata per accertare la conoscenza di almeno una lingua straniera, ma se nella commissione non è presente almeno un insegnante abilitato all’insegnamento dell’inglese, è possibile a priori escluderne la presenza. Dal «quizzone» i #quasimaturi potranno ottenere un massimo di 15 punti (il 10 è la sufficienza), che andranno sommati agli altri già ottenuti con il tema di italiano e la seconda prova. Per la parte scritta sono previsti fino a 45 punti, ripartiti egualmente tra le prove. All’orale invece il punteggio massimo potrà essere pari a 30. Seduti di fronte alla commissione, gli studenti cominceranno il loro esame discutendo un argomento a piacere; a seguire risponderanno a domande su tutte le materie studiate nel corso dell’anno. In attesa che cominci la loro vera estate, ieri i ragazzi del quinto sono piegati sui libri. Secondo un sondaggio di skuola.net, 9 su 10 hanno trascorso questo fine settimana a ripassare. Bandita ogni sorta di relax, Mondiali esclusi: uno studente su tre passerà il poco tempo libero a disposizione davanti alla tv a tifare. (La Stampa)
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