NAPOLI - È morto Salvatore Giordano, il ragazzino di 14 anni colpito dai calcinacci caduti dalla Galleria Umberto I lo scorso sabato. A confermare il decesso è la direzione sanitaria dell’Ospedale Loreto Mare dove Salvatore era ricoverato. Cinque giorni di agonia: tempo in cui all’esterno dell’ospedale si sono susseguite veglie, fiaccolate, sit-in, della comunità di Marano, piccolo centro in provincia di Napoli.
LA DINAMICA - «Al momento del crollo, avvenuto sabato scorso nella centralissima via Toledo piena di gente accorsa per i saldi, Salvatore si stava specchiando nel display: lui aveva la “fissa” dei capelli - racconta un amico - E ha visto il crollo delle pietre. È riuscito in una frazione di secondo a spingere via noi, ma lui non ce l’ha fatta. Colpito in pieno». Il destino, è il tema che si rincorre nei discorsi di tutti. I ragazzi sabato si sarebbero dovuti fermare al Vomero, invece il programma è cambiato e hanno scelto di dirigersi verso il Lungomare attraverso via Toledo e la Galleria nell’appuntamento con la tragedia. «Salvatore era buono, generoso - racconta il suo amico Genny -. Pure prudente, attento. E ci ha salvato».
LA DINAMICA - «Al momento del crollo, avvenuto sabato scorso nella centralissima via Toledo piena di gente accorsa per i saldi, Salvatore si stava specchiando nel display: lui aveva la “fissa” dei capelli - racconta un amico - E ha visto il crollo delle pietre. È riuscito in una frazione di secondo a spingere via noi, ma lui non ce l’ha fatta. Colpito in pieno». Il destino, è il tema che si rincorre nei discorsi di tutti. I ragazzi sabato si sarebbero dovuti fermare al Vomero, invece il programma è cambiato e hanno scelto di dirigersi verso il Lungomare attraverso via Toledo e la Galleria nell’appuntamento con la tragedia. «Salvatore era buono, generoso - racconta il suo amico Genny -. Pure prudente, attento. E ci ha salvato».