Nel mirino molte delle funzioni del sistema operativo della casa di Cupertino, che registra gli orari e i movimenti dei possessori degli smartphone della Mela
L’iPhone? Una minaccia per la sicurezza nazionale della Cina. Parola della tv di Stato cinese CCTV (China Central Television), secondo cui - riporta il Wall Street Journal - il gioiello della Apple desta «profonde preoccupazioni» a causa dei suoi sofisticati sistemi di localizzazione.
Nel mirino molte delle funzioni del nuovo sistema operativo della casa di Cupertino, l’iOS 7, che registra tutti gli orari e i movimenti dei possessori degli smartphone di ultima generazione. Nel servizio messo in onda dalla tv cinese, alcuni ricercatori spiegano quindi come tutti coloro che sono in grado di accedere a questi dati possono anche venire in possesso di informazioni molto riservate, come quelle relative alla situazione economica della Cina. O anche veri e propri segreti di Stato.
Del resto sono dotati di iPhone molti funzionari del governo di Pechino e molti top manager delle più grandi aziende cinesi. Persino la first lady Peng Liyuan, moglie del presidente Xi Jinping, è stata immortalata mesi fa mentre usava un iPhone.
Per il Wall Street Journal quello della tv di Stato CCTV rappresenta un vero e proprio attacco alla Apple, che al momento possiede una quota di mercato del 6% in Cina, inferiore a quella degli smartphone Samsung o di Android di Google. Apple però domina il segmento di consumatori cinesi più ricchi, circa l’80%.
Nel servizio televisivo - che cade in un momento di rinnovate tensioni tra Washington e Pechino sul fronte della pirateria informatica - non poteva mancare il riferimento al Datagate e alle rivelazioni di Edward Snowden, secondo cui la Nsa americana spia anche la leadership cinese. Con le banche dati di tutte le principali aziende tecnologiche Usa (si cita anche Microsoft e il suo sistema operativo Windows 8) che vengono definite «una miniera d’oro di informazioni».
Il timore ora negli Usa è che al report di una delle più influenti tv statali in Cina possa seguire il varo di nuove regole e di limitazioni nei confronti dei prodotti Apple da parte di Pechino. E che l’appello della CCTV per ritenere Apple responsabile per ogni fuga di informazioni che possono danneggiare la Cina, sia una vera e propria minaccia.
L’iPhone? Una minaccia per la sicurezza nazionale della Cina. Parola della tv di Stato cinese CCTV (China Central Television), secondo cui - riporta il Wall Street Journal - il gioiello della Apple desta «profonde preoccupazioni» a causa dei suoi sofisticati sistemi di localizzazione.
Nel mirino molte delle funzioni del nuovo sistema operativo della casa di Cupertino, l’iOS 7, che registra tutti gli orari e i movimenti dei possessori degli smartphone di ultima generazione. Nel servizio messo in onda dalla tv cinese, alcuni ricercatori spiegano quindi come tutti coloro che sono in grado di accedere a questi dati possono anche venire in possesso di informazioni molto riservate, come quelle relative alla situazione economica della Cina. O anche veri e propri segreti di Stato.
Del resto sono dotati di iPhone molti funzionari del governo di Pechino e molti top manager delle più grandi aziende cinesi. Persino la first lady Peng Liyuan, moglie del presidente Xi Jinping, è stata immortalata mesi fa mentre usava un iPhone.
Per il Wall Street Journal quello della tv di Stato CCTV rappresenta un vero e proprio attacco alla Apple, che al momento possiede una quota di mercato del 6% in Cina, inferiore a quella degli smartphone Samsung o di Android di Google. Apple però domina il segmento di consumatori cinesi più ricchi, circa l’80%.
Nel servizio televisivo - che cade in un momento di rinnovate tensioni tra Washington e Pechino sul fronte della pirateria informatica - non poteva mancare il riferimento al Datagate e alle rivelazioni di Edward Snowden, secondo cui la Nsa americana spia anche la leadership cinese. Con le banche dati di tutte le principali aziende tecnologiche Usa (si cita anche Microsoft e il suo sistema operativo Windows 8) che vengono definite «una miniera d’oro di informazioni».
Il timore ora negli Usa è che al report di una delle più influenti tv statali in Cina possa seguire il varo di nuove regole e di limitazioni nei confronti dei prodotti Apple da parte di Pechino. E che l’appello della CCTV per ritenere Apple responsabile per ogni fuga di informazioni che possono danneggiare la Cina, sia una vera e propria minaccia.