Un bambino di 9 mesi, Mohammed Musa, è probabilmente la persona più giovane al mondo ad essere accusata di tentato omicidio. Il fatto è avvenuto lo scorso febbraio quando la polizia si è presentata a casa della famiglia Musa, a Lahore in Pakistan, perché apparentemente questi non pagavano da tempo le bollette di acqua ed elettricità. La dinamica dell’accaduto è poco chiara: sembra che sia nata una reazione da parte della famiglia di 30 persone, con lancio di pietre e minacce. Il rapporto della polizia ha descritto l’accaduto come un caso di tentato omicidio da parte di tutti i componenti della famiglia. Quando sono arrivati gli agenti di rinforzo, tutti i componenti della famiglia sono stati arrestati, compreso il piccolo Mohammed. Se fino a qui l’accaduto può non stupire, certamente lascia perplessi quello che è avvenuto successivamente, quando la famiglia è apparsa di fronte al giudice per la convalida delle accuse.
Cercare posto in un parcheggio affolato può diventare un’esperienza stressante, e a volte sembra tirare fuori il peggio dai comportamenti delle persone. Una ricerca scientifica (significativamente intitolata "La difesa territoriale nei partcheggi: le ritorsioni contro gli automobilisti in attesa" esamina un comportamento curioso, ma che probabilmente avete riscontrato in voi stessi o negli altri.
Esaminando il comportamento di oltre 500 guidatori, è emerso che gli automobilisti tendono ad essere “territoriali” e a difendere il proprio parcheggio, anche quando stanno andando via, andando spesso contro i propri interessi (a partire dal medesimo obiettivo di andare via liberando il parcheggio).
Quando c’è un’auto in attesa, gli automobilisti tendono a impiegare più tempo a liberare il parcheggio. Il tempo si allunga molto se l’auto in attesa suona il clacson, con la manovra che viene rallentata come forma più o meno conscia di rappresaglia. Insomma la buona educazione sembra pagare.
Nel caso dei guidatori uomini, il tempo con cui viene liberato il parcheggio dipenderebbe anche dal tipo di auto in attesa: più è lussuosa, più velocemente sarebbe liberato il posto (l’effetto potrebbe essere una reazione inconscia ad uno status sociale espresso dall’auto, ma anche semplicemente il fatto che una bella auto tenderebbe a distrarre gli uomini). Nel caso delle donne non ci sarebbe invece un’influenza del tipo di auto.
Cercare posto in un parcheggio affolato può diventare un’esperienza stressante, e a volte sembra tirare fuori il peggio dai comportamenti delle persone. Una ricerca scientifica (significativamente intitolata "La difesa territoriale nei partcheggi: le ritorsioni contro gli automobilisti in attesa" esamina un comportamento curioso, ma che probabilmente avete riscontrato in voi stessi o negli altri.
Esaminando il comportamento di oltre 500 guidatori, è emerso che gli automobilisti tendono ad essere “territoriali” e a difendere il proprio parcheggio, anche quando stanno andando via, andando spesso contro i propri interessi (a partire dal medesimo obiettivo di andare via liberando il parcheggio).
Quando c’è un’auto in attesa, gli automobilisti tendono a impiegare più tempo a liberare il parcheggio. Il tempo si allunga molto se l’auto in attesa suona il clacson, con la manovra che viene rallentata come forma più o meno conscia di rappresaglia. Insomma la buona educazione sembra pagare.
Nel caso dei guidatori uomini, il tempo con cui viene liberato il parcheggio dipenderebbe anche dal tipo di auto in attesa: più è lussuosa, più velocemente sarebbe liberato il posto (l’effetto potrebbe essere una reazione inconscia ad uno status sociale espresso dall’auto, ma anche semplicemente il fatto che una bella auto tenderebbe a distrarre gli uomini). Nel caso delle donne non ci sarebbe invece un’influenza del tipo di auto.