Una valanga di fango improvvisa, violentissima, che ha seminato in un attimo morte e distruzione durante una festa paesana nel Trevigiano. "Come una lama, il turbine d'acqua ha spazzato via tutto - raccontano i testimoni - compresi un paio di container".
Pioveva, poi poco prima di mezzanotte una "bomba d'acqua" si è abbattuta con tutta la sua potenza nella zona di Refrontolo, facendo tracimare un piccolo torrente, il Lierza che ha sepolto e trascinato via persone, strutture, automobili. Il bilancio è di quattro morti, e decine di feriti. Le vittime sono: Fabrizio Bortolin, 48 anni, di S. Lucia di Piave; Maurizio Lot, 52 anni di Farra di Soligo; Luciano Stella, 50 anni, gommista di Pieve di Soligo; Giannino Breda, 67 anni di Falzè di Piave. I ricoverati a Treviso sono due, e sono quelli in condizioni più gravi. Uno è in rianimazione l'altro è ancora sotto osservazione. Non presenterebbero particolari problemi invece quelli ricoverati a Conegliano e Vittorio Veneto. Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha espresso la propria "commossa partecipazione al dolore delle famiglie delle vittime e l'augurio di pronta guarigione ai feriti", si legge in una nota del Quirinale che conclude: "Il Capo dello Stato manifesta vivo apprezzamento a quanti si sono impegnati nelle difficili operazioni di soccorso". (La Repubblica)
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