Lo avevano portato via dall’ospedale britannico dove era in cura senza il consenso dei medici
È finita in Spagna la fuga di neanche 48 ore di Ashya King, il bambino di 5 anni, malato di tumore al cervello, che i genitori hanno portato via senza il consenso dei medici dal Southampton General Hospital, nell’ Inghilterra del sud, dove era ricoverato da un mese.
Sui genitori di Ashya, Brett King di 51 anni e Naghemeh King di 45 è scattato l’arresto - su mandato dell’Interpol - con l’accusa di «sequestro di persona», formalizzata subito dopo l’interrogatorio della polizia spagnola.
Toccherà ora agli inquirenti far luce sulle ragioni che hanno spinto i King a compiere questo gesto disperato. E a capire anche se sia stata la loro religione - sono testimoni di Geova - ad influire sulla scelta di sottrarre il figlio, malato terminale, alle cure mediche.
Ha commosso tutto il mondo l’immagine catturata dalla telecamera di sorveglianza dell’ospedale inglese in cui si vede il papà di Ashya spingere la sedia a rotelle fuori dall’edificio. Poi dei tre si è saputo poco o nulla. Qualcuno li ha visti per l’ultima volta imbarcarsi su di un traghetto diretto in Francia.
Subito dopo la fuga è scattata un’imponente «caccia» internazionale della polizia tra Gran Bretagna e Francia per ritrovare il bambino che è costretto a vivere su di una sedia a rotelle e che viene alimentato con un sistema la cui batteria si sarebbe esaurita già ieri sera.
«Ashya è gravemente malato e ha bisogno di cure costanti. Se non riceve in tempo immediata assistenza medica rischia la vita» ha messo in allarme lo staff che ha in cura il piccolo. I medici hanno tentato, senza successo, di rimuovere il tumore di Ashya, ma poi sono stati costretti a comunicare alla famiglia che il piccolo avrebbe avuto una breve aspettativa di vita. Secondo un’amica dei coniugi King è dopo questa terribile notizia che la coppia avrebbe deciso di cercare aiuto all’estero.
È finita in Spagna la fuga di neanche 48 ore di Ashya King, il bambino di 5 anni, malato di tumore al cervello, che i genitori hanno portato via senza il consenso dei medici dal Southampton General Hospital, nell’ Inghilterra del sud, dove era ricoverato da un mese.
Sui genitori di Ashya, Brett King di 51 anni e Naghemeh King di 45 è scattato l’arresto - su mandato dell’Interpol - con l’accusa di «sequestro di persona», formalizzata subito dopo l’interrogatorio della polizia spagnola.
Toccherà ora agli inquirenti far luce sulle ragioni che hanno spinto i King a compiere questo gesto disperato. E a capire anche se sia stata la loro religione - sono testimoni di Geova - ad influire sulla scelta di sottrarre il figlio, malato terminale, alle cure mediche.
Ha commosso tutto il mondo l’immagine catturata dalla telecamera di sorveglianza dell’ospedale inglese in cui si vede il papà di Ashya spingere la sedia a rotelle fuori dall’edificio. Poi dei tre si è saputo poco o nulla. Qualcuno li ha visti per l’ultima volta imbarcarsi su di un traghetto diretto in Francia.
Subito dopo la fuga è scattata un’imponente «caccia» internazionale della polizia tra Gran Bretagna e Francia per ritrovare il bambino che è costretto a vivere su di una sedia a rotelle e che viene alimentato con un sistema la cui batteria si sarebbe esaurita già ieri sera.
«Ashya è gravemente malato e ha bisogno di cure costanti. Se non riceve in tempo immediata assistenza medica rischia la vita» ha messo in allarme lo staff che ha in cura il piccolo. I medici hanno tentato, senza successo, di rimuovere il tumore di Ashya, ma poi sono stati costretti a comunicare alla famiglia che il piccolo avrebbe avuto una breve aspettativa di vita. Secondo un’amica dei coniugi King è dopo questa terribile notizia che la coppia avrebbe deciso di cercare aiuto all’estero.