Il dramma in zona Affori. L’ipotesi è di omicidio-suicidio: forse lui l’ha trascinata con sé. Il ragazzo, un anno fa, aveva già tentato di togliersi la vita
Due giovani, una ragazza di 19 anni e un ragazzo di 20, sono precipitati la scorsa notte, a Milano, dal settimo piano di un palazzo. Il ragazzo è deceduto dopo il ricovero in ospedale mentre la giovane, che si ipotizza fosse l’ex fidanzata, è morta sul colpo.
Secondo le prime informazioni, i due giovani sono precipitati dal settimo piano, e sono finiti in un cortile interno, seminterrato, nella zona dei box. Si ipotizza che la caduta non sia stata accidentale: non era la prima volta che il ventenne tentava di uccidersi: un anno fa si era buttato nello stesso modo, salvandosi per miracolo.
«Lui l’ha trascinata giù - sostiene una modella inglese che abita di fronte all’appartamento da dove sono precipitati i due giovani a Milano - quando abbiamo sentito il rumore pensavamo fosse un colpo di pistola, ma la polizia lo ha escluso». Simile il racconto di una donna che abita nel palazzo in cui si è consumata la tragedia: «Gridava aiuto, aiuto. Era attorno a mezzanotte e mezza. Abbiamo chiamato la polizia e poco dopo abbiamo sentito un rumore terribile. Un tonfo incredibile, agghiacciante. A questo punto credo che fosse la sua fidanzata. Di recente sembra che si fossero lasciati».
Al bar sotto casa, il ragazzo lo conoscevano di vista. Ricordano bene che alcuni mesi fa aveva tentato di togliersi la vita buttandosi dal terrazzo della propria abitazione. «Era rimasto lì in piedi per un’ora - racconta Franco, un residente - poi un vigile lo aveva distratto e un altro lo ha afferrato con coraggio. Era stato adottato, sembrava un così bravo ragazzo. La sua famiglia è agiata, non avevano problemi di soldi. Lo vedevo sempre in giro in zona».
Sul posto si trova la polizia, che sta compiendo accertamenti. I due giovani abitavano lì, in via Novaro 16, in un appartamento di un complesso condominiale non distante da via Astesani, in zona Affori, nella parte nord della città.
Due giovani, una ragazza di 19 anni e un ragazzo di 20, sono precipitati la scorsa notte, a Milano, dal settimo piano di un palazzo. Il ragazzo è deceduto dopo il ricovero in ospedale mentre la giovane, che si ipotizza fosse l’ex fidanzata, è morta sul colpo.
Secondo le prime informazioni, i due giovani sono precipitati dal settimo piano, e sono finiti in un cortile interno, seminterrato, nella zona dei box. Si ipotizza che la caduta non sia stata accidentale: non era la prima volta che il ventenne tentava di uccidersi: un anno fa si era buttato nello stesso modo, salvandosi per miracolo.
«Lui l’ha trascinata giù - sostiene una modella inglese che abita di fronte all’appartamento da dove sono precipitati i due giovani a Milano - quando abbiamo sentito il rumore pensavamo fosse un colpo di pistola, ma la polizia lo ha escluso». Simile il racconto di una donna che abita nel palazzo in cui si è consumata la tragedia: «Gridava aiuto, aiuto. Era attorno a mezzanotte e mezza. Abbiamo chiamato la polizia e poco dopo abbiamo sentito un rumore terribile. Un tonfo incredibile, agghiacciante. A questo punto credo che fosse la sua fidanzata. Di recente sembra che si fossero lasciati».
Al bar sotto casa, il ragazzo lo conoscevano di vista. Ricordano bene che alcuni mesi fa aveva tentato di togliersi la vita buttandosi dal terrazzo della propria abitazione. «Era rimasto lì in piedi per un’ora - racconta Franco, un residente - poi un vigile lo aveva distratto e un altro lo ha afferrato con coraggio. Era stato adottato, sembrava un così bravo ragazzo. La sua famiglia è agiata, non avevano problemi di soldi. Lo vedevo sempre in giro in zona».
Sul posto si trova la polizia, che sta compiendo accertamenti. I due giovani abitavano lì, in via Novaro 16, in un appartamento di un complesso condominiale non distante da via Astesani, in zona Affori, nella parte nord della città.