Il «sì» poco sotto il 45%. Il premier britannico: «Ora più potere alla Scozia». Il presidente della Commissione Ue, Barroso: «Voto a favore di Europa più forte»
La Scozia resta nel Regno Unito. Il «no» all’indipendenza raggiunge il 55,30%. Il «sì» si ferma al 44,70%. Un risultato comunque storico che registra anche il record di affluenza alle urne:84,59%.
Mentre gli unionisti festeggiano (anche se il Paese è cambiato per sempre), il primo commento del premier britannico è di sollievo. Niente dichiarazioni ma solo tweet per congratularsi con Alistair Darling, a lungo Cancelliere dello Scacchiere e che in queste settimane ha guidato la campagna «Better Together»: «Ho parlato con Alistair Darling e mi sono congratulato con lui per una campagna ben combattuta», scrive il premier. Poi il discorso ufficiale al Paese alle 7 (le 8 in Italia): «Siamo più uniti di prima, ora lavoreremo insieme per la devolution». «Accettiamo democraticamente la sconfitta- ammette in diretta tv il «First Minister» scozzese Alez Salmond - La Scozia non sarà un Paese indipendente. Però questa partecipazione ha costituito un trionfo. Ora però - ha aggiunto - dobbiamo andare avanti uniti». Messaggi di riconciliazione . Come dovrebbe essere il discorso della regina Elisabetta II che, dicono i media britannici, parlerà nel pomeriggio.
La Scozia resta nel Regno Unito. Il «no» all’indipendenza raggiunge il 55,30%. Il «sì» si ferma al 44,70%. Un risultato comunque storico che registra anche il record di affluenza alle urne:84,59%.
Mentre gli unionisti festeggiano (anche se il Paese è cambiato per sempre), il primo commento del premier britannico è di sollievo. Niente dichiarazioni ma solo tweet per congratularsi con Alistair Darling, a lungo Cancelliere dello Scacchiere e che in queste settimane ha guidato la campagna «Better Together»: «Ho parlato con Alistair Darling e mi sono congratulato con lui per una campagna ben combattuta», scrive il premier. Poi il discorso ufficiale al Paese alle 7 (le 8 in Italia): «Siamo più uniti di prima, ora lavoreremo insieme per la devolution». «Accettiamo democraticamente la sconfitta- ammette in diretta tv il «First Minister» scozzese Alez Salmond - La Scozia non sarà un Paese indipendente. Però questa partecipazione ha costituito un trionfo. Ora però - ha aggiunto - dobbiamo andare avanti uniti». Messaggi di riconciliazione . Come dovrebbe essere il discorso della regina Elisabetta II che, dicono i media britannici, parlerà nel pomeriggio.