"Ci sono duecentoventi scuole che non vogliono la banda larga neanche gratis, ma le pare possibile?". Enzo Valente è un fisico ed è soprattutto uno dei pionieri di Internet. Già negli anni '70 i computer li collegava a mano con i cavi di rame.
Al Cern di Ginevra, vent'anni dopo, era un vicino di stanza di un giovane inglese che di lì a poco avrebbe inventato il world wide web, Tim Berners Lee: "Ricordo che quando ce lo propose gli dicemmo, ok ragazzo, adesso lasciaci lavorare. Ma aveva ragione lui". Dal 2003 è direttore del GARR, il consorzio che gestisce la super-rete in fibra ottica della ricerca scientifica in Italia: "Roba seria, fino a mille volte più veloce di quello che avete a casa". Da tre anni ha un sogno: collegare le scuole del Sud alla sua rete. Ha trovato i fondi. Ha scritto la proposta a 260 presidi. E solo in 40 hanno accettato: "Non ci posso credere, non capisco. Collegarsi a Internet con una rete super veloce può cambiare profondamente la didattica e l'offerta formativa, vuol dire portare la scuola nel futuro. Come si fa a non capirlo? Ma i genitori degli studenti lo sanno che le scuole dei figli ci hanno ignorato? No, credo".
Questa la proposta: rete in fibra ottica superveloce gratuita in cambio di un canone di manutenzione di tremila euro per cinque anni. Insomma, 10 euro al giorno a spanne. Troppo? Evidentemente sì. Anche se il costo del collegamento in fibra, in media 20mila euro a scuola, sarebbe pari a zero. Risultato? "Solo 40 presidi su 260 hanno capito e accettato la proposta GARR; non riusciamo a convincere gli altri 220". In realtà nel frattempo altri 29 hanno bussato spontaneamente alla porta di Valente chiedendo l'attivazione e sono in corso le verifiche: "Se una scuola sta sul cocuzzolo di una montagna portare lassù le fibra non ha senso, meglio il satellite". Secondo quanto riferiscono gli uffici del GARR, i dinieghi delle scuole si dividono in tre categorie: ci sono quelle che dicono che non vogliono la rete; quelli che dicono che non hanno tremila euro; e quelli che hanno una rete che magari è una Adsl in rame che collega a malapena la segreteria con il resto del mondo ma sostengono di stare bene così. (La Repubblica)
Questa la proposta: rete in fibra ottica superveloce gratuita in cambio di un canone di manutenzione di tremila euro per cinque anni. Insomma, 10 euro al giorno a spanne. Troppo? Evidentemente sì. Anche se il costo del collegamento in fibra, in media 20mila euro a scuola, sarebbe pari a zero. Risultato? "Solo 40 presidi su 260 hanno capito e accettato la proposta GARR; non riusciamo a convincere gli altri 220". In realtà nel frattempo altri 29 hanno bussato spontaneamente alla porta di Valente chiedendo l'attivazione e sono in corso le verifiche: "Se una scuola sta sul cocuzzolo di una montagna portare lassù le fibra non ha senso, meglio il satellite". Secondo quanto riferiscono gli uffici del GARR, i dinieghi delle scuole si dividono in tre categorie: ci sono quelle che dicono che non vogliono la rete; quelli che dicono che non hanno tremila euro; e quelli che hanno una rete che magari è una Adsl in rame che collega a malapena la segreteria con il resto del mondo ma sostengono di stare bene così. (La Repubblica)
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