Dopo l’annuncio trionfale allo scorso World Mobile Congress di Barcellona a febbraio, battuta d’arresto sulle telefonate via Internet di WhatsApp. La popolare app di messaggistica, che in questo modo si avvicinerebbe a Viber e Skype, dovrebbe inserire questa funzione ad inizio 2015, quindi con mesi di ritardo sulla tabella di marcia.
Jan Koum, l’amministratore della società acquistata da Facebook, ha parlato di difficoltà incontrate nella fase di test della nuova funzione. Alcuni dei problemi, ha spiegato Koum all’evento Code/Mobile, riguardano la cancellazione del rumore con l’accesso a più microfoni, altri la volontà del team di WhatsApp di far funzionare il servizio anche dove manca copertura o viene ancora usato il protocollo di rete 2G-Edge, cioè nei paesi in via di sviluppo. La maggior parte dei nuovi utenti WhatsApp, ora a quota 600 milioni, arriva infatti da India e Brasile. Nella stessa conferenza, l’amministratore delegato della società ha spiegato che spera che gli utenti attivi arrivino ad un miliardo nei prossimi mesi, nessuna novità invece sull’introduzione degli annunci pubblicitari sull’app, che secondo Koum non sarebbe gradita dagli utenti. Decisione che potrebbe non resistere a lungo, vista la costante volontà di Mark Zuckerberg di far fruttare al massimo l’ecosistema delle sue applicazioni. (La Stampa)
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