È un medico di Emergency il primo cittadino italiano contagiato dall’Ebola. Il paziente è risultato positivo al virus in Sierra Leone, arriverà a breve in Italia e verrà ricoverato all’Istituto Spallanzani di Roma. “Sono state immediatamente attivate – spiega il ministero della Salute – l’Unità di crisi della Farnesina e l’Aeronautica Militare per le conseguenti attività operative”.
Tutto è stato predisposto in modo da “organizzare il trasferimento e il trattamento del medico italiano con trasporto ad alto biocontenimento” in massima sicurezza. “Mi sento di rassicurare la famiglia che il nostro medico sta bene, non ha avuto febbre o altri sintomi durante la notte, stamattina ha fatto colazione e continua a bere in maniera autonoma, esprimo la mia vicinanza a lui e alla famiglia e assicuro che il governo italiano tutto è al fianco del nostro connazionale” dice il ministro Beatrice Lorenzin. Il medico lavora nel Centro per malati di Ebola di Lakka. Emergency “assicura che tutto lo staff del Centro segue una formazione specifica sui protocolli di protezione per evitare il contagio e la diffusione del virus. Nessun intervento sanitario in un’epidemia così grave può essere considerato completamente privo di rischi”. In Sierra Leone, spiega l’organizzazione medico-umanitaria, “la situazione è drammatica: l’epidemia continua a espandersi con oltre 100 nuovi casi al giorno. Emergency ricorda i dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, secondo cui sono oltre 5.000 i malati di Ebola nel Paese, ma i dati reali potrebbero essere molto più alti”. (Il Fatto Quotidiano)
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