Ormai Natale è sempre più vicino e forse qualcuno di voi ancora dovrà pensare a cosa regalare a un caro amico o a un lontano parente: e allora, cosa c’è meglio di un buon libro?. Facile, versatile e sempre apprezzato, un buon romanzo può rivelarsi davvero un pensiero semplice e mai sgradito. Ma quale scegliere? Ce lo consigliano i grandi scrittori della letteratura contemporanea.
- 1. I promessi sposi (Alessandro Manzoni). Andrea Camilleri, il genio creatore dell’intramontabile commissario Montalbano, consiglia proprio il tomo ottocentesco più odiato dagli studenti: “da ragazzo”, confessa, “proprio non sopportavo Manzoni, lo consideravo un becero baciapile. Poi però, in età adulta, ho riscoperto la sua grandezza”.
- 2. Il cavaliere inesistente (Italo Calvino). Marco Malvaldi regalerebbe il più fantastico dei romanzi di Calvino, il terzo volume della triologia araldica, preceduto dai forse più famosi “Il visconte dimezzato” e “Il barone rampante”. “Per capire, o ricordarci, che si può fare grande letteratura anche con leggerezza”.
- 3. L’idiota (Fedor Dostoevskij). Alessandro D’Avenia agita sorridente una pregiata copia del difficile romanzo russo incentrato su quell'”uomo così positivamente buono” che è il Principe Myškin. “L’autore disse che voleva scrivere un romanzo su un uomo talmente buono e che, dati i tempi, era difficilissimo riuscirci. Riuscì. Dati i tempi forse dovremmo leggerlo”, evidenzia D’Avenia.
- 4. La linea d’ombra (Joseph Conrad). Di Conrad molti ricorderanno il noto “Cuore di tenebra”, altri ancora il ben più celebre “Apocalipse Now” ispirato ai suoi romanzi, ma il vituperatissimo Fabio Volo consiglia uno dei tasselli meno famosi della sua sterminata produzione: spesso additato come metafora della Grande Guerra, questo romanzo breve risponde alle esigenze di chi ha voglia di avventura e senso di responsabilità. “Per diventare capitani della propria vita, per diventare grendi. Per diventare uomini”.
- 5. Anna Karenina (Lev Tolstoj). Rovinoso e coinvolgente, ottocentesco ma tremendamente attuale, il romanzo della passione tra Anna e Vronskij e della purezza di Kitty e Levin possiede quella fine grandezza di stile che solo un sommo romanziere come Tolstoj può infondere. “Mi ha aperto una finestra sugli uomini”, afferma Sveva Casati Modignani.
- 6. Odissea (Omero). Classico antico ma mai tramontato, è caldamente consigliato da Andrea Vitali, che lo ricorda così: “il verso ‘Quando mattutina apparve Aurora dalle dita rosee’, nelle mie solitarie passeggiate all’alba, mi commuove e mi emoziona sempre”.
- 7. Festa mobile (Ernest Hemingway). Gianrico Carofiglio sottolinea che uno dei libri che non possono mancare nel salotto di casa è l’autobiografia di Ernest Hemingway, uno dei maestri indiscussi della letteratura del secolo breve: “il racconto mitico e vero di una giovinezza straordinaria e perduta nella Parigi dei bei tempi andati, quando eravamo molto poveri ma troppo felici”.
E voi cosa ne pensate? Avete qualche altro libro da consigliare? Avete già avuto occasione di leggere qualcuno di questi capolavori? In caso affermativo, lasciateci una vostra piccola recensione o un breve commento qui sotto!