La più famosa nuotatrice di tutti i tempi prima della Pellegrini, è stata la prima medaglia olimpica del nuoto italiano ai Giochi di Monaco '72 e la prima primatista mondiale nel 1973
Prima di Fede c'era Novella. Novella Calligaris, che oggi compie 60 anni. Prima della Pellegrini, un'altra veneta, la padovana Calligaris trent'anni prima, diventò la più famosa nuotatrice italiana di tutti i tempi. Mezzofondista, salì per la prima volta sul podio europeo assoluto nel ’70 a Barcellona, conquistando il bronzo negli 800 sl. L’anno prima aveva cominciato la serie a livello giovanile europeo con un argento negli 800 sl e un bronzo nei 400 sl. È stata la prima medaglia olimpica del nuoto italiano: nel ’72 a Monaco ottenne l’argento nei 400 sl e il bronzo negli 800 sl e 400 misti. Prima primatista mondiale azzurra, quando ai Mondiali di Belgrado il 9-9-1973 conquistò l’oro in 8’52"97. Allenata da Bubi Dennerlein, fu un simbolo: all’Olimpico durante il derby Roma-Lazio, il tabellone annunciò il suo record mondiale e fu un’ovazione emozionate. Solo 16 anni dopo un altro italiano, Giorglio Lamberti firmò un primato mondiale nei 200 sl a Bonn in 1’46"69. Dopo il ritiro, a metà degli anni 70, Novella ha intrapreso l’attività giornalistica (lavora per la Rai) e insegnamento. In totale, la Calligaris ha conquistato 21 primati europei, 76 italiani, 36 titoli assoluti e 35 indoor.
Il nove settembre — La data speciale di Novella è 9 settembre 1973, giornata storica per il nuoto azzurro. Il Settebello superò per la prima volta la Jugoslavia in casa sua, Klaus Dibiasi conquistò il titolo dalla piattaforma, e Novella completò l'opera con la vittoria e il record mondiale degli 800 stile libero. "I miei successi - ricorda Novella - si sono sempre scontrati con fatti tristissimi in campo politico: la strage dei feddayn nel villaggio olimpico di Monaco 1972, quando io conquistai tre medaglie, il golpe cileno di Pinochet nel '73, due giorni dopo il mio record. Non riesco a non collegare questi fatti". Uno scricciolo che sembrava destinato a essere stritolato fra le tedesche dell'Est e le americane. Keena Rothhammer era la campionessa olimpica di Monaco. C'era la gigantesca Gudrun Wegner, Novella e l'altra americana Jo Harshbarger. E furono proprio loro a fare la gara, stroncando sul ritmo la Wegner, che poi fu bronzo, e la Rothhammer, che finì fuori del podio. Novella nuotava feroce a 36 cicli, in virata non perdeva. Prese la testa ai 300 metri, ai 500 aveva un secondo e mezzo di vantaggio, e "speravo che finisse, le vasche non passavano mai", disse poi. Ai 700 il vantaggio era ai due secondi e mezzo, tutta la tribuna tifava per lei, non soltanto gli italiani. Toccò agli 800 con il nuovo primato del mondo, 8'52"97, la Harshbarger arrivò in 8'55"56, 5-6 metri più dietro. Mark Spitz, il re di Monaco '72, diceva: "Che io vinca non è una novità. La vera rivelazione delle Olimpiadi è quell’italiana piccolina, Novella Calligaris…". Oggi Novella ricorda quegli anni: "Allenatori americani e australiani (le due potenze mondiali del nuoto, ndr) venivano a vedere come mi allenavo. Non si capacitavano del fatto che un'italiana potesse andare così forte contro avversarie dal fisico enorme rispetto al mio".
inevitabile fu il confronto. Diceva Novella: "Fede ha dimostrato di non essere una sognatrice. Ha quella consapevolezza nei propri mezzi che io non avevo. Provo una grande gioia: forse, se una campionessa come lei fosse spuntata quattro-otto anni dopo di me, sarei stata un po’ gelosa. Ma ho dovuto aspettare 32 anni, Federica potrebbe essere mia figlia. Con testa e carattere ha dimostrato di poter arrivare ovunque". Non c'è un'Olimpiade, un Mondiale o un Europeo in vasca lunga che Novella si perda. È rimasta così legata al nuoto. Tanti auguri, Novella.
Prima di Fede c'era Novella. Novella Calligaris, che oggi compie 60 anni. Prima della Pellegrini, un'altra veneta, la padovana Calligaris trent'anni prima, diventò la più famosa nuotatrice italiana di tutti i tempi. Mezzofondista, salì per la prima volta sul podio europeo assoluto nel ’70 a Barcellona, conquistando il bronzo negli 800 sl. L’anno prima aveva cominciato la serie a livello giovanile europeo con un argento negli 800 sl e un bronzo nei 400 sl. È stata la prima medaglia olimpica del nuoto italiano: nel ’72 a Monaco ottenne l’argento nei 400 sl e il bronzo negli 800 sl e 400 misti. Prima primatista mondiale azzurra, quando ai Mondiali di Belgrado il 9-9-1973 conquistò l’oro in 8’52"97. Allenata da Bubi Dennerlein, fu un simbolo: all’Olimpico durante il derby Roma-Lazio, il tabellone annunciò il suo record mondiale e fu un’ovazione emozionate. Solo 16 anni dopo un altro italiano, Giorglio Lamberti firmò un primato mondiale nei 200 sl a Bonn in 1’46"69. Dopo il ritiro, a metà degli anni 70, Novella ha intrapreso l’attività giornalistica (lavora per la Rai) e insegnamento. In totale, la Calligaris ha conquistato 21 primati europei, 76 italiani, 36 titoli assoluti e 35 indoor.
Il nove settembre — La data speciale di Novella è 9 settembre 1973, giornata storica per il nuoto azzurro. Il Settebello superò per la prima volta la Jugoslavia in casa sua, Klaus Dibiasi conquistò il titolo dalla piattaforma, e Novella completò l'opera con la vittoria e il record mondiale degli 800 stile libero. "I miei successi - ricorda Novella - si sono sempre scontrati con fatti tristissimi in campo politico: la strage dei feddayn nel villaggio olimpico di Monaco 1972, quando io conquistai tre medaglie, il golpe cileno di Pinochet nel '73, due giorni dopo il mio record. Non riesco a non collegare questi fatti". Uno scricciolo che sembrava destinato a essere stritolato fra le tedesche dell'Est e le americane. Keena Rothhammer era la campionessa olimpica di Monaco. C'era la gigantesca Gudrun Wegner, Novella e l'altra americana Jo Harshbarger. E furono proprio loro a fare la gara, stroncando sul ritmo la Wegner, che poi fu bronzo, e la Rothhammer, che finì fuori del podio. Novella nuotava feroce a 36 cicli, in virata non perdeva. Prese la testa ai 300 metri, ai 500 aveva un secondo e mezzo di vantaggio, e "speravo che finisse, le vasche non passavano mai", disse poi. Ai 700 il vantaggio era ai due secondi e mezzo, tutta la tribuna tifava per lei, non soltanto gli italiani. Toccò agli 800 con il nuovo primato del mondo, 8'52"97, la Harshbarger arrivò in 8'55"56, 5-6 metri più dietro. Mark Spitz, il re di Monaco '72, diceva: "Che io vinca non è una novità. La vera rivelazione delle Olimpiadi è quell’italiana piccolina, Novella Calligaris…". Oggi Novella ricorda quegli anni: "Allenatori americani e australiani (le due potenze mondiali del nuoto, ndr) venivano a vedere come mi allenavo. Non si capacitavano del fatto che un'italiana potesse andare così forte contro avversarie dal fisico enorme rispetto al mio".
inevitabile fu il confronto. Diceva Novella: "Fede ha dimostrato di non essere una sognatrice. Ha quella consapevolezza nei propri mezzi che io non avevo. Provo una grande gioia: forse, se una campionessa come lei fosse spuntata quattro-otto anni dopo di me, sarei stata un po’ gelosa. Ma ho dovuto aspettare 32 anni, Federica potrebbe essere mia figlia. Con testa e carattere ha dimostrato di poter arrivare ovunque". Non c'è un'Olimpiade, un Mondiale o un Europeo in vasca lunga che Novella si perda. È rimasta così legata al nuoto. Tanti auguri, Novella.
