Avrebbe dato botte ai bambini in classe, costringendoli - è una delle accuse mosse dagli investigatori - anche a cedere le merendine. Un comportamento, secondo l’accusa, reiterato.
Per questo motivo una insegnante di 60 anni della scuola elementare di Parete, un centro rurale dell’agro Aversano, in provincia di Caserta, è stata arrestata dai Carabinieri in esecuzione di un’ordinanza ai domiciliari per maltrattamenti continuati ai danni di alcuni alunni. Il provvedimento è stato adottato al termine di indagini coordinate dalla Procura del tribunale di Napoli Nord (Aversa) avviate a seguito di alcune segnalazioni dei genitori ai carabinieri.
Gli episodi contestati si sarebbero consumati in una classe terza della scuola primaria «Don Milani». I genitori - hanno reso noto gli investigatori - hanno segnalato al comandante della stazione dei Carabinieri quello che a loro parere era il clima di terrore e il grave disagio dei loro figli a causa del comportamento, ritenuto aggressivo e violento, di una delle maestre. Secondo il loro racconto, nella scuola di via Cavour i bambini erano costretti a subire schiaffi e ingiurie in modo sistematico dalla maestra quasi in odore di pensione. Il tutto accadeva sotto la minaccia di ritorsioni se avessero raccontato i fatti ai loro genitori. Al termine delle indagini, durante le quali è stata utilizzata una telecamera nascosta, la Procura del tribunale di Napoli Nord ha chiesto al gip il provvedimento di arresto ai domiciliari per la maestra. Con la telecamera nascosta, i carabinieri hanno documentato i comportamenti della maestra, vari episodi di violenza dell’insegnante nei confronti degli alunni e i tipi di maltrattamenti fisici inflitti ai ragazzini. Hanno inoltre accertato che la docente lasciava litigare gli alunni fra loro senza curarsene minimamente. (Corriere del Mezzogiorno)
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