È interamente di legno. Moderna, dotata di cinque aule didattiche, di una sala mensa, di una biblioteca. Ed è stata costruita in tempi da vero record per la pubblica amministrazione: appena 72 giorni, nemmeno due mesi e mezzo.
La Scuola Bianca, primaria di Vallefoglia, in provincia di Pesaro-Urbino, è un esempio «di come può funzionare bene l’ente pubblico», dice Palmiro Ucchielli, il sindaco del Comune marchigiano che, con 15mila abitanti, è il terzo per estensione e popolazione nel Pesarese ed è caratterizzato da una altissima densità produttiva, con circa 1.300 aziende che ruotano nell'indotto del distretto del mobile. A realizzare la scuola è stata Subissati, l'azienda di Ostra Vetere, in provincia di Ancona, specializzata nella progettazione e costruzione di edifici in legno che ha apposto la propria firma anche su una cinquantina di abitazioni a L'Aquila, nella fase della ricostruzione post-terremoto. Una impresa a conduzione famigliare storica – è presente sul mercato da oltre mezzo secolo – che negli ultimi anni ha visto crescere in maniera esponenziale la domanda di edifici in legno, nel campo sanitario così come in quello residenziale. «Negli ultimi anni cresciamo a un ritmo del 6-7% - spiega il vice presidente dell'azienda anconetana, Andrea Subissati – con una domanda che arriva per il 70% da privati e per il 30% dalla pubblica amministrazione».
La scuola, che ha una superficie di quasi 600 metri quadrati, ha una forte resistenza sismica e grazie al tetto fotovoltaico è praticamente a impatto zero: l'80% dell'energia che consuma è autoprodotta. Adesso il Comune vuole realizzare così anche una palestra e poi ampliare altri due edifici scolastici, una materna e una seconda primaria. «Anche perché – spiega Ucchielli – gli edifici in legno sono molto convenienti: l'intervento ci è costato 750mila euro contro i 900mila che avremmo dovuto spendere per una struttura in cemento armato». Tanto che proprio da questo paese, che avverte le conseguenze della crisi che colpisce anche l'industria del mobile, è partita l'idea di favorire la riconversione delle piccole imprese che fanno parte della filiera del cluster verso la produzione di immobili in legno. Una proposta lanciata dallo stesso Ucchielli all'associazione degli industriali di Pesaro e Urbino. “La nostra area fa parte del distretto - dice Ucchielli – e molte delle nostre imprese, soprattutto quelle piccole della subfornitura, stanno subendo contraccolpi pesantissimi. Potremmo allora pensare a un nuovo patto tra aziende e pubbliche amministrazioni, per costruire edifici pubblici in tempi rapidi e con una spesa contenuta”. Un progetto realizzabile, come dimostra il caso di Subissati (70 dipendenti, tre stabilimenti e un fatturato di dieci milioni di euro) che si è cimentata non solo con scuole, asili e abitazioni ma anche con hospice per l'assistenza ai malati terminali e con poliambulatori. (Il Sole 24 Ore)
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