Tra i presenti c’erano il disegnatore Lars Vilks, uno degli autori delle «vignette blasfeme» su Maometto pubblicate dal Jyllands Posten, e l’ambasciatore francese
Hanno sparato all’impazzata all’interno di un bar di Copenaghen dove era in corso un dibattito dal titolo “Arte, blasfemia e libertà d’espressione”, secondo il francese Le Monde in ricordo della strage al giornale satirico “Charlie Hebdo” di inizio gennaio. Tra gli altri clienti del caffé, anche il disegnatore Lars Vilks, uno degli autori delle «vignette blasfeme» su Maometto, pubblicate a settembre 2005 dal quotidiano danese Jyllands-Posten e più volte minacciato di morte. Nel locale era presente anche l’ambasciatore di Francia, François Zimeray. Entrambi sono rimasti illesi. Ci sono però un morto, un civile, e almeno tre agenti di polizia feriti che sarebbero tuttavia fuori pericolo.
Gli autori dell’agguato sarebbero due individui che dopo la sparatoria - si parla di almeno una trentina di colpi sparati - si sarebbero allontanati a bordo di un’auto scura. L’attentato sembra avere una matrice islamica. All’interno del caffé era infatti in corso un dibattito su come conciliare la libertà di espressione ed il rispetto della religioni, dopo la strage di Parigi del 7 gennaio scorso al settimanale satirico «Charlie Hebdo», dove vennero massacrati da due qaedisti francesi di origini marocchine, 12 persone, tra cui il direttore e 3 vignettisti.
L’intelligence: «Spari sono attacco terroristico»
«Circostanze fanno presumere che la sparatoria sia stata un attacco terroristico». E’ quanto affermano i servizi di sicurezza danesi a proposito degli spari al dibattito nel caffè Krudttoenden. Secondo l’Intelligence danese, l’attacco «sembrava essere stato pianificato». Testimoni hanno raccontato di aver visto un uomo con il volto mascherato correre nei pressi del luogo in cui è avvenuta la sparatoria. (Corriere della Sera)
Hanno sparato all’impazzata all’interno di un bar di Copenaghen dove era in corso un dibattito dal titolo “Arte, blasfemia e libertà d’espressione”, secondo il francese Le Monde in ricordo della strage al giornale satirico “Charlie Hebdo” di inizio gennaio. Tra gli altri clienti del caffé, anche il disegnatore Lars Vilks, uno degli autori delle «vignette blasfeme» su Maometto, pubblicate a settembre 2005 dal quotidiano danese Jyllands-Posten e più volte minacciato di morte. Nel locale era presente anche l’ambasciatore di Francia, François Zimeray. Entrambi sono rimasti illesi. Ci sono però un morto, un civile, e almeno tre agenti di polizia feriti che sarebbero tuttavia fuori pericolo.
Gli autori dell’agguato sarebbero due individui che dopo la sparatoria - si parla di almeno una trentina di colpi sparati - si sarebbero allontanati a bordo di un’auto scura. L’attentato sembra avere una matrice islamica. All’interno del caffé era infatti in corso un dibattito su come conciliare la libertà di espressione ed il rispetto della religioni, dopo la strage di Parigi del 7 gennaio scorso al settimanale satirico «Charlie Hebdo», dove vennero massacrati da due qaedisti francesi di origini marocchine, 12 persone, tra cui il direttore e 3 vignettisti.
L’intelligence: «Spari sono attacco terroristico»
«Circostanze fanno presumere che la sparatoria sia stata un attacco terroristico». E’ quanto affermano i servizi di sicurezza danesi a proposito degli spari al dibattito nel caffè Krudttoenden. Secondo l’Intelligence danese, l’attacco «sembrava essere stato pianificato». Testimoni hanno raccontato di aver visto un uomo con il volto mascherato correre nei pressi del luogo in cui è avvenuta la sparatoria. (Corriere della Sera)