I bianconeri concedono molto e falliscono il colpo del k.o. nel finale, quando il cileno manda sul fondo dal dischetto. Vantaggio di Djuric, Morata e Marchisio avevano ribaltato la situazione
Ormai è ufficiale: Cesena non porta bene a Massimiliano Allegri. Dopo la sconfitta con il Milan (l'anno dello scudetto), arriva un pareggio che non cambia la classifica (sempre +7 sulla Roma) ma impedisce alla Juventus di allungare ancora di più le mani sullo scudetto. Dopo Udine, un'altra occasione sprecata, che lascia l'amaro in bocca soprattutto per il rigore fallito dal Vidal nel finale.
Il Cesena con Di Carlo ha un altro passo, mostra coraggio ma perde la bussola quando la Juve cambia marcia. Però non si dà per vinto, nel secondo tempo torna in campo con lo stesso piglio e alla fine viene premiato. Brienza cerca l'eurogol al 19' ma il pallone finisce alto, 6 minuti dopo trova il 2-2: sponda di Djuric e rete. La Juve, che fino a quel momento si era limitata ad amministrare il vantaggio (zero tiri in porta) paga la sua supponenza. In più spreca l'occasione per tornare in vantaggio: al 35' fallo di mani in area di Lucchini e calcio di rigore (con grandi proteste di Di Carlo, poi espulso), ma Vidal tira fuori. Allegri manda in campo Coman e Pepe, ma il risultato non cambia. Si resta a +7 sulla Roma, che non è poi così male. (Gazzetta dello Sport)
Ormai è ufficiale: Cesena non porta bene a Massimiliano Allegri. Dopo la sconfitta con il Milan (l'anno dello scudetto), arriva un pareggio che non cambia la classifica (sempre +7 sulla Roma) ma impedisce alla Juventus di allungare ancora di più le mani sullo scudetto. Dopo Udine, un'altra occasione sprecata, che lascia l'amaro in bocca soprattutto per il rigore fallito dal Vidal nel finale.
Il Cesena con Di Carlo ha un altro passo, mostra coraggio ma perde la bussola quando la Juve cambia marcia. Però non si dà per vinto, nel secondo tempo torna in campo con lo stesso piglio e alla fine viene premiato. Brienza cerca l'eurogol al 19' ma il pallone finisce alto, 6 minuti dopo trova il 2-2: sponda di Djuric e rete. La Juve, che fino a quel momento si era limitata ad amministrare il vantaggio (zero tiri in porta) paga la sua supponenza. In più spreca l'occasione per tornare in vantaggio: al 35' fallo di mani in area di Lucchini e calcio di rigore (con grandi proteste di Di Carlo, poi espulso), ma Vidal tira fuori. Allegri manda in campo Coman e Pepe, ma il risultato non cambia. Si resta a +7 sulla Roma, che non è poi così male. (Gazzetta dello Sport)