Soccorsi 2100 migranti su 12 imbarcazioni Motovedetta italiana minacciata con le armi
Barche e gommoni a largo di Lampedusa. Brutta avventura per la guardia costiera..
Sei gommoni la scorsa notte, una decina stamani. Barconi carichi di migranti e di disperazione continuano ad arrivare dalla Libia, a dimostrazione che il timore di una grande fuga dal paese nordafricano manifestato nei giorni scorsi da analisti, 007 ed esperti del Viminale era fondato. E visto il peggiorare della situazione con l’avanzata jihadista, ora fuggono pure gli italiani che vivono lì.
Un’escalation comprovata anche da reazioni inedite. Oggi pomeriggio uomini armati di kalashnikov, su un barchino, hanno minacciato una motovedetta della Guardia Costiera italiana che stava soccorrendo un’imbarcazione con migranti a bordo, a circa 50 miglia da Tripoli. Gli uomini armati hanno intimato agli italiani - il personale a bordo delle motovedette che fanno operazioni di ricerca e soccorso non ha armi - di lasciare loro l’imbarcazione dopo il trasbordo dei migranti. E così è avvenuto. «Un fatto allarmante, che segna un ulteriore salto di qualità» degli scafisti, ha commentato Maurizio Lupi, titolare del ministro delle Infrastrutture da cui dipende il Corpo della Guardia costiera. È «indispensabile - ha aggiunto - un intervento delle istituzioni internazionali in Libia».
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