L'80% delle scuole non rispetta le norme di sicurezza. L'edilizia scolastica è scadente e mette a repentaglio la vita di studenti e prof e, proprio per questo, sarebbe meglio se gli istituti fossero chiusi.
Se la legge fosse rispettata alla lettera, 8 scuole su 10 rischierebbero la chiusura perchè pericolose, come è possibile leggere oggi in alcuni quotidiani. Ogni giorno milioni di studenti e migliaia tra insegnanti e personale scolastico rischiano la vita in strutture realizzate e pensate negli anni '70, che non rispettano i criteri antisismici, né le leggi sulla sicurezza. Eppure restano aperte. Succede così, come segnala Skuola.net, che lo scorso 18 Febbraio il crollo dell'intonaco in una scuola di Pescara causa il ferimento di tre studenti, quello dell'8 Gennaio in un asilo di sette bambini e così via in un'escalation di pericolo che ha portato, l'8 Gennaio di un anno fa, alla morte di uno studente.
L'80% delle scuole italiane ha bisogno di essere messa a nuovo e una ritinteggiatura blanda delle pareti non è sufficiente. Quello di cui ha bisogno è proprio di una messa in sicurezza. In Emilia Romagna troppi studenti vanno ancora a scuola nei container e a Napoli ci sono ancora scuole, circa 400, che hanno tracce di amianto. E il Nord non è messo meglio: tra la Lombardia, il Piemonte, la Liguria, il Veneto e il Friuli si contano migliaia di scuole con problemi di sicurezza e i soldi destinati dal Ministero dell'Istruzione non sono sufficienti a risolvere il problema.
STUDENTI A RISCHIO, MA I SOLDI NON BASTANO - Solo per quanto riguarda la messa in sicurezza delle scuole di Napoli, servirebbero circa 25 milioni di euro l'anno fino al 2018, un miliardo per tutte le scuole della Campania. Peccato che il Ministero abbia stanziato solo 183 milioni, una goccia in mezzo al mare che servirà a sistemare davvero poca roba. Per farla breve, quindi, la maggior parte delle scuole continuerà a mettere in pericolo chi le frequenta ogni giorno. Pericolo che se dice bene può portare a qualche ferito, quando dice male addirittura alla morte. (TgCom 24)
Se la legge fosse rispettata alla lettera, 8 scuole su 10 rischierebbero la chiusura perchè pericolose, come è possibile leggere oggi in alcuni quotidiani. Ogni giorno milioni di studenti e migliaia tra insegnanti e personale scolastico rischiano la vita in strutture realizzate e pensate negli anni '70, che non rispettano i criteri antisismici, né le leggi sulla sicurezza. Eppure restano aperte. Succede così, come segnala Skuola.net, che lo scorso 18 Febbraio il crollo dell'intonaco in una scuola di Pescara causa il ferimento di tre studenti, quello dell'8 Gennaio in un asilo di sette bambini e così via in un'escalation di pericolo che ha portato, l'8 Gennaio di un anno fa, alla morte di uno studente.
L'80% delle scuole italiane ha bisogno di essere messa a nuovo e una ritinteggiatura blanda delle pareti non è sufficiente. Quello di cui ha bisogno è proprio di una messa in sicurezza. In Emilia Romagna troppi studenti vanno ancora a scuola nei container e a Napoli ci sono ancora scuole, circa 400, che hanno tracce di amianto. E il Nord non è messo meglio: tra la Lombardia, il Piemonte, la Liguria, il Veneto e il Friuli si contano migliaia di scuole con problemi di sicurezza e i soldi destinati dal Ministero dell'Istruzione non sono sufficienti a risolvere il problema.
STUDENTI A RISCHIO, MA I SOLDI NON BASTANO - Solo per quanto riguarda la messa in sicurezza delle scuole di Napoli, servirebbero circa 25 milioni di euro l'anno fino al 2018, un miliardo per tutte le scuole della Campania. Peccato che il Ministero abbia stanziato solo 183 milioni, una goccia in mezzo al mare che servirà a sistemare davvero poca roba. Per farla breve, quindi, la maggior parte delle scuole continuerà a mettere in pericolo chi le frequenta ogni giorno. Pericolo che se dice bene può portare a qualche ferito, quando dice male addirittura alla morte. (TgCom 24)